In Sicilia, nel Servizio civile nazionale, c'è posto per 8 mila giovani. Domande entro il 1 giugno
Saranno impegnati in attività di assistenza in 160 enti accreditati
Da settembre 2005 sarà di stanza in Sicilia un bizzarro ''esercito'' di 8.101 volontari in SCN, coordinati da oltre 1000 operatori di 160 enti accreditati dall'Unione Nazionale per il Servizio Civile. Quasi la metà di loro svolgeranno servizio in progetti gestiti dai circa 30 enti di prima e seconda classe presenti nell'isola.
Un'occasione, dal primo gennaio 2005, rivolta ai giovani di entrambi i sessi, tra i 18 ed i 28 anni non compiuti.
E' possibile, presentare domanda, pena esclusione, unicamente per un solo progetto e fino al 1 giugno 2005 (cfr. GURI n° 35, IV serie speciale del 3 maggio 2005). Non farà fede il timbro postale per le domande pervenute tramite posta.
Anche la politica regionale dovrà misurarsi con questo ''esercito'' considerando che la piena applicazione del DLgs. 77/2002, dal primo gennaio 2006, demanderà alle amministrazioni regionali la gestione del SCN, per gli enti residenti nei rispettivi territori di competenza.
Arci Servizio Civile, per questo bando, è presente sul territorio siciliano con 6 progetti e 41 posti disponibli.
I campi di intervento riguardano le tematiche del disagio mentale e della solidarietà (progetto Anemos), dell'assistenza e del sostegno (Nuvole Bianche; Ospedale amico lontano da casa), della tutela ambientale (Ambiente e cultura 3), attività di sostegno a favore di minori (progetto Telos), aggregazione sociale (progetto Tolì tolì).
La durata dei progetti sarà di 12 mesi, con una retribuzione mensile di 433,80 euro.
E' possibile presentare domanda presso le sedi di assegnazione presenti in tutta l'isola oppure rivolgersi agli sportelli ''Informa…SCN'' di Palermo e Catania, strutture che l'Arci mette da anni a disposizione di tutti i giovani interessati al Servizio Civile.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.arciserviziocivile.it o telefonare a: 091/6101000 - 095/7152270 - 0922/831995
Fonte: Giornale di Sicilia