In Sicilia non sono consentite le passeggiate con i bambini
Il governatore Musumeci ha annunciato che non adeguerà l’ordinanza regionale con la circolare del Viminale
In Sicilia non si potranno fare passeggiate con bambini anche vicino casa, come consentito dal ministero dell'Interno nel resto del Paese.
Da Palazzo d'Orleans fanno sapere che il presidente "non adeguerà in tal senso l'ordinanza da lui firmata e attualmente vigente che vieta anche attività sportiva all'aperto".
La conferma è arrivata anche in un collegamento televisivo del presidente della Regione Nello Musumeci: "Sono assolutamente contrario alla possibilità data dal governo nazionale delle passeggiate con i bambini, si faranno, ma solo quando sarà finita l'emergenza", ha detto a 'Storie italiane' su Raiuno.
"Se ci sono casi di bambini affetti da particolari patologie, questa possibilità sarà consentita - ha aggiunto - ma solo con la certificazione medica che attesti queste gravi patologie. Se passa l'idea che il peggio è passato, è la rovina, si vanifica tutto, si innesca un picco incontenibile. È una guerra e nelle guerre le libertà personali subiscono pesanti sacrifici per il bene di tutti".
Poi ha aggiunto: "Noi ci salviamo o riusciamo a contenere la diffusione del virus soltanto se siamo rigorosi. Ho l'impressione che ci sia una sorta di relax, come se fosse tutto finito: non è così. In Sicilia e al Sud il picco deve ancora arrivare e sarebbe un peccato vanificare lo sforzo che cinque milioni di siciliani hanno fatto nelle settimane passate. Dobbiamo stare guardinghi, almeno fino al 20 aprile".
Musumeci ha quindi firmato una nuova ordinanza. "È vietata la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale, pure per tutte le attività motorie all’aperto di minori accompagnati da un genitore. È consentito invece, in caso di necessità - scrive ancora il presidente della Regione nella nuova ordinanza - alle persone affette da disabilità intellettive e/o relazionali, con l’assistenza di un accompagnatore, svolgere una breve passeggiata giornaliera in prossimità della propria residenza o domicilio".
Nel provvedimento, il governatore riafferma la necessità di prorogare le misure restrittive per tutelare la salute dei cittadini ed evitare il repentino diffondersi del contagio e conferma le disposizioni già presenti nell'ordinanza dello scorso 19 marzo riguardo alle misure igienico-sanitarie in ambito comunale e in materia di commercio e trasporto pubblico.
Anche il sindaco di Palermo e presidente dell'Anci Sicilia Leoluca Orlando è d'accordo con Musumeci: "In Sicilia e a Palermo è troppo presto per allentare le misure di contrasto al coronavirus. Siamo ancora a rischio, lo sono prima di tutto i bambini e gli anziani delle nostre comunità. Condivido che la Regione continui a mantenere il divieto di spostamenti se non per motivi di estrema necessità. Condivido a malincuore perché sono misure dure che stanno mettendo a dura prova tutti noi, le nostre famiglie, la nostra economia. Ma restare a casa ora, evitare di esporre noi stessi e i nostri cari al contagio è l'unico modo che abbiamo al momento per proteggerci e per fare in modo che presto si possa tornare ad uscire in salute e in sicurezza".