In Sicilia partono i tirocini della Regione per 110 giovani laureati
La Regione Siciliana ha approvato i progetti esecutivi presentati dalle Università di Palermo, Catania, Messina ed Enna
Inizia la fase formativa dei centodieci tirocinanti della Regione Siciliana. L'Assessorato dell'Istruzione e della formazione professionale ha approvato i progetti esecutivi presentati dalle Università di Palermo, Catania, Messina ed Enna che, negli scorsi mesi, hanno avviato e concluso la selezione dei candidati.
Gli atenei possono, quindi, avviare le attività formative, propedeutiche all'inserimento dei giovani all'interno degli uffici dell'amministrazione regionale.
Sono previste 90 ore di formazione, da svolgersi presso le aule universitarie, dedicate all'approfondimento di conoscenze relative all'attività amministrativa regionale.
Seguirà la definizione di un Piano formativo individuale, sviluppato in considerazione sia delle competenze di ciascun allievo, sia delle attività con cui dovrà confrontarsi presso l'ufficio ospitante.
La fase di tirocinio durerà dodici mesi (1.256 ore) e a ciascun giovane sarà corrisposta una indennità mensile per un valore massimo di 1.600 euro lordi.
"È un'iniziativa - sottolinea l'assessore regionale all’istruzione e alla formazione, Roberto Lagalla - alla quale hanno risposto in molti e, nonostante questa sia una fase sperimentale, mi auguro che possa proseguire nel tempo per dare ad altri la possibilità di compiere un'esperienza formativa e professionale così importante".
Il governo regionale ha messo a disposizione quasi tre milioni di euro: 922 mila euro sono stati destinati all'Università di Palermo, per i suoi 38 tirocinanti; 807 mila euro all'Università di Catania, che potrà disporre di 33 posti; 653 mila euro all'Ateneo di Messina, al quale sono stati assegnati 27 tirocinanti; 292 mila euro alla Kore di Enna che, secondo la distribuzione avvenuta per classe dimensionale, potrà inserire 12 candidati risultati idonei.
Gli allievi appartengono a diverse discipline: scienze giuridiche e politico-sociali, scienze economiche, statistiche e gestionali, scienze ingegneristiche e architettura. Una percentuale è stata poi riservata agli ambiti di altre categorie.
La valutazione dei candidati è avvenuta solo per titoli e, a parità di punteggio, è stata data priorità ai ragazzi con un basso livello Isee, l'indicatore della situazione economica dei nuclei familiari.