Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

In Sicilia "quasi 2.000 assunzioni nonostante il divieto della Regione"

Nuova denuncia del Cobas/Codir: "Le società partecipate dal governo hanno elargito denaro pubblico attraverso ingaggi camuffati da consulenze"

08 novembre 2011

Sono quasi duemila le assunzioni fatte in Sicilia da alcune società partecipate dalla Regione siciliana negli ultimi 36 mesi, e ciò nonostante il governo regionale ne avesse deliberato l'espresso divieto il 30 settembre 2008 (delibera numero 221) e nonostante il divieto previsto dalle leggi regionali.
Lo denuncia il Cobas/Codir, il sindacato che rappresenta il maggior numero di dipendenti regionali.
Secondo il sindacato "molte società partecipate senza alcuna evidenza pubblica hanno elargito denaro pubblico attraverso assunzioni camuffate da consulenze e contratti a progetto". I dati raccolti dal Cobas/Codir per le "chiamate dirette" nel periodo del governo Lombardo, negli ultimi tre anni, in alcune delle società partecipate parlano di un totale di 1.872 unità.

"Ovviamente - dicono Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali del Cobas/Codir - non si ha notizia di procedure concorsuali cui abbiano potuto partecipare, con pari diritto, tutti i cittadini nonostante Lombardo e il suo governo proclamino equità e strombazzino trasparenza anche grazie alla presenza in giunta di alcuni magistrati. Ci rivolgeremo alla magistratura contabile per chiedere come tutto ciò sia stato possibile nonostante la Regione avrebbe dovuto vigilare sul rispetto delle norme attraverso il ragioniere generale dell'assessorato regionale al Bilancio".
Dai dati raccolti dal Cobas/Codir risulta che tra le 1.872 assunzioni quelle a tempo determinato e di personale stagionale sono 864: 780 alle Terme di Sciacca, 45 all'Italkali, 39 alla Sicilia Patrimonio Immobiliare. Settecentocinquanta sono gli assunti per lavoro a progetti: 337 a Italia Lavoro Sicilia, 285 nel Parco Scientifico e Tecnologico, 81 in Sicilia e Servizi, 24 in Sicilia Patrimonio Immobiliare, 6 in Sicilia e Innovazione più 6 contratti co.co.co, 5 al Mercato Agroalimentare, 3 in Italkali, 2 Riscossione Sicilia, 1 Sicilia e Ricerca. Le consulenze, secondo il sindacato, sono state 149: 82 in Cinesicilia, 26 in Italia Lavoro Sicilia, 14 in Sicilia e Ricerca, 10 in Sicilia Patrimonio Immobiliare, 8 Mercato Agroalimentare, 8 in Riscossione Sicilia, uno alle Terme di Sciacca. I lavoratori interinali risultano 76, tutti all'Azienda siciliana trasporti (Ast). Tra le 33 assunzioni a tempo indeterminato 10 sono state fatte alla Sicilia e Ricerca, 9 in Sviluppo Italia Sicilia, 8 all'Italkali e 6 all'Ast.

"L'articolo 20 della legge regionale 11 del 2010 ha imposto il divieto di assunzione di personale nelle società partecipate della Regione siciliana. Non ci risulta che tale divieto sia stato violato, a eccezione dei casi in cui talune società hanno dato esecuzione a sentenze che hanno imposto il reintegro dei lavoratori ricorrenti". Così ha commentato l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao, a quanto affermato "in modo a dir poco inesatto e approssimativo" dai sindacati Cobas-Codir, su presunte assunzioni nelle società regionali partecipate.
Armao ha aggiunto che tale divieto è stato per altro ribadito dal decreto assessoriale n. 1720 del 28/9/2011, "che ha ridotto le società partecipate da 34 a 14 e ha contestualmente emanato precise direttive per una gestione societaria improntata ai principi di trasparenza, efficienza ed economicità". Sempre in tal senso, la circolare n. 9 del 12/10/2011 ha disposto che l'eventuale ricorso a consulenze esterne da parte delle società sia sottoposto al preventivo controllo dell'assessorato regionale dell'Economia, per il corretto uso del denaro pubblico e del perseguimento delle finalità pubbliche istituzionali.
"Da tempo - ha spiegato l'assessore - è stato avviato un attento monitoraggio sull'operato di tali società. Quanto poi alle collaborazioni a vario titolo (a progetto, di consulenza, ecc.) che, ai sensi della normativa vigente, non costituiscono assunzioni di personale, l'amministrazione regionale ha emanato precise direttive tendenti a limitarne l'utilizzo, anche ai fini del rispetto del patto di stabilità regionale".

L'assessore ha anche precisato che i nominativi dei consulenti con i relativi curricula, l'oggetto dell'incarico e il relativo compenso, per espressa previsione di legge (articolo 22, della legge regionale 11 del 2010), sono pubblicati nei siti web delle stesse società stipulanti. Con il decreto di riordino sono stati, inoltre, introdotti precisi limiti ai compensi dei dirigenti di tali società.
"Il riordino delle società partecipate - ha detto l'assessore - ha inteso estendere e indicare precisi limiti all'attività delle stesse società, a partire dalle assunzioni il cui divieto, che risale al 2008, è stato reiterato in sede legislativa e amministrativa. Se qualche amministratore ha violato tale divieto ne risponderà personalmente essendo, comunque, nullo il rapporto di lavoro per violazione della norma imperativa". "Piuttosto che divulgare notizie false - ha concluso l'assessore - ci aspettiamo da alcuni esponenti sindacali silenziosi un sostegno al governo regionale quando esso rimanda al mittente, come nel caso dei dati diffusi dalla Copaff (Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale) quantificazioni sul personale regionale che puntano solo a screditare la Sicilia e i suoi dipendenti pubblici".

[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, GdS.it, Cobas-Codir.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

08 novembre 2011
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia