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In Sicilia, Sindacati e Imprese insieme per chiedere interventi su: trasporti, energia, acqua e telecomunicazioni

27 febbraio 2007

Trasporti, energia, acqua, telecomunicazioni. Sono i settori in cui, secondo Cgil, Cisl, Uil e Confindustria siciliana, vanno concentrate, ''nel breve e medio periodo'', le politiche di sviluppo dei governi nazionale e regionale. Il tema delle reti infrastrutturali è centrale, infatti, per il futuro della regione. Al punto che confederali e associazione delle imprese ne hanno fatto il ''presupposto di un'azione di partneriato economico e sociale''.
Da qui, per la prima volta, il documento comune intitolato ''Priorità per il potenziamento delle infrastrutture in Sicilia''. A firmarlo, i leader sindacali Italo Tripi (Cgil), Paolo Mezzio (Cisl), Claudio Barone (Uil) e il presidente di Confindustria Sicilia, Ivanhoe Lo Bello.

Il documento, presentato ieri mattina in conferenza stampa nella sede della Cisl siciliana, a Palermo, chiede un tavolo di concertazione con i governi nazionale e regionale su alcune direttrici dell'investimento pubblico in infrastrutture. L'accento è posto sui due poli portuali, di Pozzallo-Catania-Augusta e Palermo-Trapani-Termini Imerese; sulla velocizzazione della tratta ferroviaria Messina-Catania-Palermo; sui percorsi autostradali Catania-Siracusa-Gela, Agrigento-Caltanissetta e Palermo-Agrigento; sul nuovo aeroporto di Comiso, da cui il primo aereo potrebbe decollare ad aprile in occasione dell'anniversario dell'assassinio di Pio La Torre. Ancora, sull'urgenza di un piano energetico regionale con annesso ''potenziamento delle reti di alta e media tensione e del sistema del gas''; e sul problema dell'approvvigionameto idrico, per il quale Cgil Cisl Uil e Confindustria rilevano che ''sono solo 14 nell'Isola gli invasi che funzionano a pieno regime''. In materia di telecomunicazioni propongono l'istituzione di un ''osservatorio regionale composto da tutte le parti interessate, per monitorare semestralmente le dinamiche settoriali''.

Il cartello delle forze economiche e sociali annuncia anche sei iniziative comuni per le prossime settimane, secondo la seguente tabella: interporti e logistica ad Augusta; trasporto ferroviario a Messina; tema delle risorse idriche ad Agrigento. L'energia sarà al centro di un manifestazione pubblica che si terrà a Gela; le telecomunicazioni saranno messe sotto i riflettori a Catania. A Palermo si terrà quindi il dibattito conclusivo del tour.
''Il nostro - ha spiegato Tripi - è un documento del fare. Abbiamo fatto scelte drastiche, evitando grandi liste, localismi, la demagogia del tutto e niente. Non accetteremo alcuno scaricabarile delle responsabilità''. ''Saremo - ha affermato Mezzio - massa critica sociale su ogni livello di governo. Perché vanno definite le priorità in vista della ripartizione dei fondi strutturali 2007-2013. E anche alla luce dell'area di libero scambio nel Mediterraneo, attesa per il 2010''. Un punto su cui ha insistito Lo Bello. Nel Mare nostrum, ha detto, ''aumentano i traffici. Il fatto è che 90 navi container su 100 passano per il Mediterraneo, per approdare nei porti del Nord Europa nonostante per arrivarci occorrano sei giorni in più''. ''Intendiamo - ha sottolineato infine Barone - lanciare una nuova questione meridionale, che muova dalla consapevolezza che i traffici passano sempre di più attraverso Suez. Il problema che intendiamo risolvere è come catturare alla Sicilia una parte di questi flussi''.

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27 febbraio 2007
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