In Sicilia tende a prevalere l'arancione…
Il presidente Nello Musumeci ha firmato un'ordinanza che attiva la zona arancione in altri 92 comuni, che adesso sono in totale di 138
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A scandire la marcia verso l'arancione della Sicilia sono i numeri, certificati da fondazioni, agenzie e istituti matematici. Numeri che hanno portato il presidente della Regione, Nello Musumeci, a firmare una "maxi" ordinanza che attiva la zona arancione, da sabato 15 a mercoledì 26 gennaio, per ben 92 Comuni. Tra questi tre città capoluogo: Agrigento, Messina e Trapani. Salgono così a 138 i Comuni siciliani nei quali sono previste misure restrittive.
Si attende dunque, senza meraviglia, il picco che porti l'intera Isola in arancione. Per la Fondazione Gimbe il passaggio di colore potrebbe avvenire entro fine mese perché "l''enorme quantità di nuovi casi incontrando una popolazione suscettibile troppo numerosa, sta progressivamente saturando gli ospedali", al netto di un eventuale incremento dei posti.
Attualmente, la Sicilia risulta a zero posti in area medica e 4 di intensive. Anche per il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le applicazioni del calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) il cambio di colore sarebbe imminente: secondo la sua analisi la Sicilia è al 32,5% per i reparti ordinari e al 19% per le terapie intensive, entrambi in crescita lineare; l'Agenas invece fissa al 33% il tasso di occupazione degli ordinari e al 20% le intensive.
Intanto i nuovi casi positivi (registrati ieri, giovedì 13 gennaio) hanno subito una leggera flessione: sono 11.354 a fronte di 59.167 tamponi processati, il giorno precedente erano stati 13.048. Il tasso di positività è sceso dal 20,7% al 19,1%. Gli attuali positivi sono 150.466 con un aumento di 9.543 casi. I guariti sono 1.785 mentre le vittime sono 26.
Sul fronte ospedaliero sono 1.463 i ricoverati, con 22 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 163, due casi in meno rispetto al giorno prima.
Tornando all'ordinanza regionale, i comuni interessati alla zona arancione sono:
AGRIGENTO: oltre al capoluogo, anche Raffadali, Santa Margherita di Belice, Siculiana, Favara, Grotte, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Porto Empedocle.
MESSINA: oltre al capoluogo, anche Acquedolci, Alì Terme, Capri Leone, Caronia, Castell'Umberto, Castroreale, Cesarò, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Giardini Naxos, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Letojanni, Librizzi, Lipari, Mazzarrà Sant'Andrea, Merì, Milazzo, Militello Rosmarino, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, Santa Lucia del Mela, Savoca, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Sant'Agata di Militello, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Tortorici, Tusa, Venetico e Villafranca Tirrena.
TRAPANI: oltre al capoluogo, anche Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita.
In provincia di Catania un solo Comune: Misterbianco.
Per tutte le informazioni in merito alle misure previste è possibile consultare le Faq diffuse dal ministero della Salute (CLICCA QUI).