Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

In Sicilia una cellula terroristica islamica

Gli adepti venivano preparati in campi di addestramento sull’Etna

02 maggio 2013

I boschi del vulcano più grande d’Europa, l’Etna, ospitavano la base di addestramento di una vera e propria ‘scuola di terrorismo’. Sulle sciare scure e nei boschi verdi del gigante siciliano si esercitava alla Jihad una cellula di terroristi islamici, con base in Puglia, ben collegata a pericolosi personaggi del terrorismo internazionale di matrice islamica. E’ quanto emerge dall’operazione ‘Masrah’, eseguita dai carabinieri del Ros, che ha portato all’arresto di quattro persone: il capo della cellula, l'Imam tunisino della moschea di Andria, Hosni Hachemi Ben Hassen, arrestato in Belgio, un tunisino arrestato a Milano e altri due tunisini, arrestati a Scordia, in provincia di Catania. A questi ‘combattenti dormienti’, pronti a tutto, si aggiungono un marocchino e un tunisino, resisi irreperibili, perchè fuggiti in Tunisia.

Schivi, taciturni, senza alcun rapporto con gli abitanti di Scordia, Mohsen Hammami, di 49 anni, e Ifaoui Nour, di 34 anni, dietro l’aspetto inoffensivo di braccianti agricoli "a giornata" , in realtà erano pericolosi combattenti, in attesa soltanto di raggiungere le aree di guerra. Accusati di associazione sovversiva finalizzata al terrorismo internazionale e istigazione all'odio razziale, i componenti della cellula terroristica organizzavano veri e propri campi di addestramento sull'Etna, dove, nella serenità dei boschi, venivano preparati, attraverso la consultazione di video dimostrativi, pubblicati nei forum jiadisti, a confezionare ordigni esplosivi e a usare armi da fuoco. La scuola si preoccupava anche della formazione pscologica degli adepti facendo studiare nei dettagli i video-discorsi di Bin Laden, oppure riguardanti ‘azioni suicida di ‘martiri’ da  emulare. Tutto questo allo scopo di suscitare sentimenti accesi di antisemitismo ed antioccidentalismo.

L'indagine, condotta dalla procura di Bari, ha accertato che gli indagati fossero associati dal 2008 per compiere atti di terrorismo internazionale in Italia e all'estero. Il gruppo progettava - anche se non avrebbe mai individuato un obiettivo specifico - azioni terroristiche contro governi, forze militari, istituzioni, organizzazioni internazionali riconducibili a Stati 'infedeli' e nemici. L'attività del gruppo ruotava attorno ad un call center andriese gestito fino al 2010 dall'Imam tunisino della locale moschea, Hosni Hachemi Ben Hassen, ritenuto capo della cellula. Il gruppo sosteneva le proprie attività attraverso una raccolta fondi fatta in rete e secondo canali tradizionali.

Informazioni tratte da: lasiciliaweb e da palermo.repubblica

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

02 maggio 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia