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In trecento direttamente nel porto di Lampedusa

E di nuovo allarme! Nei due centri di identificazione dell'isola ci sono già 600 immigrati

11 marzo 2009

Sono 332 i migranti (tra cui 23 donne) che questa mattina sono riusciti ad ad approdare con un barcone fatiscente direttamente nel porto di Lampedusa.
Gli extracomunitari, di diverse etnie, dopo le prime procedure di identificazione, sono stati trasferiti nei due centri dell'isola, quello di contrada Imbriacola e quello di Capo Ponente, dove si trovano già poco meno di 600 persone.
Così sull'isola è scattata nuovamente l'emergenza. Il Cie di contrada Imbriacola, parzialmente distrutto dall'incendio appiccato un mese fa da un gruppo di rivoltosi, e l'ex base Nato Loran di Capo Ponente, non hanno una capienza sufficiente a contenere i quasi 900 extracomunitari che si trovano in questo momento a Lampedusa, in attesa di essere espulsi o trasferiti verso altre strutture.

La maggior parte degli immigrati sono ospiti del Centro di di identificazione ed espulsione, mentre nell'altra struttura sono stati smistati richiedenti asilo, donne e bambini. Tra di loro anche le 23 donne e i 15 minori giunti in nottata a Lampedusa.
La questura di Agrigento, in contatto con il dipartimento Immigrazione del ministero dell'Interno, ha verificato la disponibilità fra le varie strutture d'accoglienza presenti sul territorio nazionale.

Inoltre, questa mattina a Lampedusa, sono andati a fare un sopralluogo i periti nominati dalla Procura della Repubblica di Agrigento nell'ambito dell'inchiesta sull'incendio che il 18 febbraio scorso ha danneggiato il Centro di identificazione e espulsione dell'isola. I consulenti dei magistrati dovranno accertare se le strutture oggetto delle indagini rispettino le norme sanitarie, edilizie e ambientali previste dalla legge. Dopo il sopralluogo, secondo  quanto si è appreso, la Procura deciderà se iscrivere indagati nel registro reati e se sentire rappresentanti del Viminale presenti a Lampedusa. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Agrigento, Ignazio Fonzo, e dai sostituti Luca Sciarretta e Michela Francorsi. Agli atti del fascicolo sono confluiti documenti tecnici che la guardia di finanza, su disposizione della magistratura, ha acquisito al Comune di Lampedusa sul Cie dei migranti dell'isola.

"Ogni regione dovrà avere un centro per i clandestini" - "Ogni regione d'Italia deve farsi carico di un centro di accoglienza per i clandestini in attesa di espulsione".
Lo ha dichiarato ieri il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, a La Spezia a margine dell'inaugurazione del nuovo comando provinciale dei Vigili del Fuoco.
"Dobbiamo aumentare la disponibilità dei posti per accogliere i clandestini - ha detto Maroni - non si può da una parte chiedere che tutti i clandestini siano espulsi e dall'altra dire sempre di no, no ai centri, no a nuove misure. Per procedere, come stiamo facendo, all'espulsione di tutti i clandestini - ha proseguito Maroni - bisogna avere i centri dove i clandestini vengano messi. Il nostro piano è che nei prossimi anni tutte le regioni abbiano un centro. Bisogna evitare che da una regione che non ha un centro vengano spostati i clandestini in un'altra regione". [Adnkronos]

- A Lampedusa nasce un muovo CIE (Guidasicilia.it, 10/03/09)

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11 marzo 2009
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