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In un video trasmesso dalla tv panaraba Al Arabiya, l'ultima sconcertante arma di Al Qaida: i terroristi bambini

07 febbraio 2008

Sono scorcertanti le immagini diffuse ieri dalla tv satellitare panaraba Al Arabiya, che mostrano un gruppo di bambini iracheni col volto coperto da passamontagna neri, armati fino ai denti di kalashnikov e lanciagranate, mentre vengono addestrati da presunti uomini di Al Qaida.
Sarebbe infatti questa “l'ultima arma” dei terroristi in Iraq: bambini dai 10 ai 14 anni di età addestrati alla guerriglia e poi mandati in missione.

Nel video (che secondo l'emittente è stato girato nella provincia di Dyala, una regione dove le formazioni qaediste sono ancora forti) i bimbi, armati e col volto mascherato, simulano l'assalto ad un edificio, preparano posti di blocco e catturano un ostaggio.
"E' la nuova generazione di Al Qaida", ha detto ad Al Arabiya il portavoce del ministero della Difesa, il generale Muhammad al-Askari. "Si tratta di bambini iracheni di età compresa tra gli 8 e i 14 anni che vengono addestrati da Al Qaida", ha affermato con sicurezza al-Askari, dicendosi "molto turbato" dal fatto che l'organizzazione terroristica voglia "imporre al paese questa nuova cultura".
Solo pochi giorni fa, due giovani donne disabili mentali, "kamikaze involontarie", sono state usate per seminare devastazione e orrore a Baghdad in due diversi attentati, causando un bilancio pesantissimo: un centinaio di morti e oltre 200 feriti. Il nuovo video sembra riprendere un gioco, ma i ragazzini che ne sono protagonisti brandiscono armi vere, kalashnikov, lanciagranate e pistole automatiche.
In serata si è poi diffusa la notizia inquietante secondo cui un ennesimo bambino iracheno è stato rapito da ignoti nei pressi di Kufa, a sud di Baghdad, e in molti hanno pensato con terrore che forse potrebbe finire nei campi di addestramento di Al Qaida.

Il video di propaganda assomiglia a quelli girati dai talebani durante il 2007. Anche allora si mostravano minori, bardati come attentatori suicidi, che dichiaravano la loro volontà al martirio. In un altro filmato un dodicenne partecipava all'esecuzione di una spia.
I qaedisti arruolano i bimbi con due obiettivi: 1) E' più facile per un minore aggirare i controlli in quanto è meno sospettabile. 2) L'effetto mediatico di un attacco portato da queste giovani reclute è ancora più forte.
Per gli americani si tratterebbe di tattiche "disperate" che provano come i terroristi siano in difficoltà. Un'analisi che può avere un fondamento, ma che è messa in discussione da segnali di ripresa degli attentati.

- Il video diffuso da Al Arabiya

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07 febbraio 2008
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