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Inaugurato a Ragusa un nuovo ambulatorio veterinario comunale

Nel nuovo ambulatorio ci si occuperà di censire e sterilizzare i cani randagi

05 aprile 2005

A Ragusa è stato inaugurato un moderno ambulatorio veterinario, così come previsto dalla legge regionale sul randagismo, voluto dal Comune e dalla LAV (Lega AntiVivisezione). In tale moderna struttura  si potrà  fin da subito applicare i microchip ai cani randagi e padronali, mentre in seguito sarà reso disponibile anche il servizio di sterilizzazione dei cani randagi. L'ambulatorio, situato nella Zona Industriale - Fase 1, è stato realizzato grazie ai contributi pervenuti da Regione e Comune e con la  collaborazione dell'ASL 7.

''Tale iniziativa - ha dichiarato Marcella Porpora coordinatrice della LAV siciliana -  è stata fermamente voluta dal Sindaco, Tonino Solarino e dall'Assessore alla Tutela dei Diritti Animali Antonio Di Paola con i quali la LAV di Ragusa ha attivato già da tempo  una fattiva collaborazione. L'avvio dell'anagrafe canina nella struttura comunale - ha aggiunto Marcella Porpora - nonché le sterilizzazioni che si attueranno sui randagi, rappresentano la migliore risposta che il Comune di Ragusa potesse fornire, nel pieno delle garanzie per il benessere degli animali,  per prevenire il fenomeno del randagismo, fatto questo che non può prescindere  dalla conoscenza stessa che si avrà sulla diffusione del fenomeno nel territorio ragusano''. 

''L'ottimo intervento dell'amministrazione comunale - commenta Biagio Battaglia responsabile della LAV Ragusa -  affronta l'emergenza randagismo nella maniera più opportuna anche sotto il profilo economico. Si tratta infatti di una attività di gran lunga meno dispendiosa rispetto alle costose convenzioni che molti Comuni hanno firmato con canili privati i quali devono necessariamente basare la loro attività sul perpetuarsi del fenomeno randagismo. Ci auspichiamo, per tanto, che gli ultimi nodi burocratici, posti in essere dal servizio veterinario della ASL 7, siano sciolti al più presto al fine di iniziare anche la sterilizzazione dei randagi''.
La drammatica situazione del business del randagismo e dei canili lager è stata peraltro recentemente messa bene in luce da una inchiesta del settimanale Panorama che aveva evidenziato come gli errori delle Amministrazioni comunali non potessero che riflettersi in maniera grave sulla salute dei randagi accalappiati.
''L'opera del Comune di Ragusa è senz’altro meritoria e ci auguriamo -  ha concluso  Marcella Porpora -  che tale esempio possa servire da stimolo agli altri Comuni siciliani''.
 
Comunicato LAV

www.lavpalermo.it - www.infolav.org

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05 aprile 2005
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