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Incendio a Bellolampo: i pm indagano anche per disastro ambientale

Nel fascicolo, inizialmente aperto per incendio, si aggiungono nuove contestazioni ancora a carico di ignoti

09 agosto 2012

I pm che indagano sul rogo scoppiato 11 giorni fa nella discarica di Bellolampo ipotizzano ora il reato di disastro ambientale. Nel fascicolo, dunque, aperto inizialmente per incendio, vanno aggiungendosi nuove contestazioni che restano, comunque, a carico di ignoti.
Intanto, dopo giorni di lavoro il fuoco è "tecnicamente spento", come hanno attestato i vigili ai magistrati, ma resta l'allarme per la grossa presenza di policarburi aromatici, come il benzene, altamente cancerogeno, che nei quartieri, come quello di Cruillas, vicini alla discarica ha superato di 5 volte i limiti massimi previsti dalla legge.

I pm, che questa mattina hanno effettuato un nuovo sopralluogo in elicottero sull'area, anche per capire se autorizzare la riapertura parziale della discarica per consentire il conferimento dei rifiuti, sono ormai convinti che l'innesco dell'incendio sia stato doloso e che abbia trovato nei tubi per i biogas la miccia "perfetta". Ma oltre a cercare di scoprire chi e perché abbia appiccato il rogo, il procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e il pm Geri Ferrara stanno ricostruendo le omissioni gravissime che hanno permesso alle fiamme di propagarsi: una cattiva gestione quella del sito di Bellolampo sottolineata da subito dagli inquirenti che hanno notato, ad esempio, la presenza delle sterpaglie accatastate vicino all'area che avrebbero alimentato il fuoco.
Quanto al movente si indaga principalmente su chi avesse interesse alla chiusura della discarica palermitana in cui finiscono 900 tonnellate di rifiuti al giorno. Immondizia che ora viene trasportata in altre discariche dell'Isola al costo di 300 euro a tonnellata.

Ieri, circa duecento cittadini e residenti nei quartieri Borgo Nuovo, Cep e Cruillas, nei pressi della discarica di Bellolampo, hanno partecipato a un sit in davanti all'ospedale Villa delle Ginestre, in via Castellana a Palermo, per chiedere alle istituzioni di mantenere alta l'attenzione "sui rischi per la salute provocati dall'emissione di polveri sottili e sostanze tossiche", dopo l'incendio divampato il 29 luglio scorso. L'inziativa è stata organizzata da un comitato 'spontaneo', costituito nei giorni scorsi.
"Questa manifestazione è nata in modo spontaneo - dice il sociologo Vincenzo Figuccia, tra i promotori dell'inziativa - Siamo preoccupati e abbiamo paura che quanto avvenuto a Bellolampo, passata l'emergenza, passi sotto silenzio. Chiediamo l'elaborazione un piano comunale dei rifiuti, che punti sulla raccolta differenziata - aggiunge -. I cittadini sono pronti, ma a Palermo questo sistema non funziona perchè esistono quartieri di serie A e quartieri di serie B, dove il porta a porta non è stato attivato, e come abbiamo avuto modo di apprendere da inchieste giornalistiche i rifiuti indifferentemente finiscono in discarica".

E a Palermo, i cassonetti sono ancora pieni oltre misura in diverse zone. L'Amia, la ex municipalizzata che gestisce il servizio, ha fatto sapere che le attività di recupero "proseguono senza sosta" e, nonostante si stia organizzando il servizio per ottimizzare i tempi e minimizzare i percorsi, "è ancora difficile riuscire a recuperare facilmente le giacenze".
La raccolta si attesta intorno a 700 tonnellate al giorno contro le 800-840 a regime, senza considerare la spazzatura che si è accumulata nei primi giorni dell'emergenza Bellolampo. Tiene invece il 'porta a porta' nell'VIII circoscrizione, pieno centro storico, riferisce l'Amia, che, per accelerare il trasporto dei rifiuti nelle discariche alternative individuate, ha messo a disposizione mezzi aggiuntivi rispetto a quelli delle ditte esterne. Prosegue inoltre, con sette squadre, l'azione di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione.

Ecco i numeri della raccolta Amia, come riferito dalla stessa azienda:
- Tempo per il conferimento in discariche alternative: ogni mezzo impiega da un minimo di 6/7ore a 8/9 ore per effettuare un solo viaggio andata e ritorno dalla discarica (ad eccezione di Trapani).
- Discariche alternative e tonnellate autorizzate: Sicula Trasporti (CT) - 400 tonnellate; Ato Ambiente (CL2) Gela - 150tnl; Oikos-Motta (CT) 200tnl; Catanzaro costruzioni-Siculiana 100tnl; Trapani servizi - (Tp) - 120tnl; Tirreno Ambiente (Mazzarà S.Andrea) 200tnl.
- Numero di mezzi a disposizione: Sap 2; Ecogestioni 1; D'Angelo 4; LVS 3; Seap 4; Ecoburgus 1.
- Capacità tonnellate trasportate: mediamente le ditte esterne riescono al momento a trasportare circa 600 tonnellate al giorno mentre i mezzi dell'Amia inviano direttamente agli impianti circa 200 tonnellate.
- Interventi straordinari di raccolta fatti e programmati: Lungomare Sferracavallo; Via dell'Olimpo; Casalini; Di Vittorio, Corso dei Mille (tratto Torre Lunga , Messina Montagne); XXVII maggio-Centorbe; Celona (in itinere); Mulé, Piazza Barberini, Casalaina, Bretella Laterale Altezza Baby Luna, via Brancaccio, Piazza Falsomiele, Capinera, Allodola, Ragusa, Camico, Funaioli, Beona, Hazon Pighasetta. Da oggi interventi sullo Zen 2.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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09 agosto 2012
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