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Incendio nell'ex base Loran di Lampedusa

In fiamme la zona mensa di quello che il Viminale vorrebbe come Centro di identificazione ed espulsione

02 febbraio 2009

Un incendio è scoppiato durante la notte, poco prima dell'alba nell'ex base navale Loran che da circa una settimana ospita un centinaio di donne extracomunitarie, trasferite qui per il sovraffollamento del centro principale che attualmente ospita oltre 1.200 clandestini.
Due extracomunitari, presi dal panico, si sono lanciati dalla finestra e sono rimasti feriti. Le loro condizioni non sarebbero gravi.
Secondo quanto ricostruito dai Vigili del fuoco il rogo sarebbe accidentale: le fiamme sarebbero divampate a causa di una fuga di gas dal fornelletto della cucina della struttura, lasciato acceso per sbaglio da uno dei dipendenti dell'associazione che gestisce la nuova struttura provvisoria. Il fuoco ha carbonizzato alcune suppellettili e le sedie di plastica che si trovavano nel locale.

La base Loran, secondo quanto denunciato dal consiglio comunale di Lampedusa, sarebbe illegale perché non avrebbe i certificati di agibilità ed antincendio e quindi non potrebbe ospitare persone. Senza certificato antincendio sarebbe anche il centro principale di Prima accoglienza e il consiglio comunale si riunirà in via d'urgenza per tentare di risolvere questi problemi.
"Questa vicenda - ha commentato l'ex sindaco di Lampedusa Totò Martello - mette in luce l'inadeguatezza degli impianti e la carenza dei requisiti di sicurezza della struttura che non può essere usata per i fini indicati dal ministro. Peraltro la base è anche sprovvista della certificazione antincendio". "La base è priva di certificati antincendio - ha dichiarato il capogruppo del Pd al consiglio comunale, Giuseppe Palmeri - già nei giorni scorsi il consiglio, all'unanimità, aveva denunciato l'esistenza di una fogna a cielo aperto in cui confluirebbero i rifiuti organici della base. I liquami inquinano il mare e le coste in una zona della riserva marina".

Sull'isola è arrivato stamane il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento immigrazione e libertà civili del Viminale, per incontrare il sindaco dell'isola, Bernardino De Rubeis e i cittadini che fanno parte del comitato nato per protestare contro l'apertura del Cie.
La Loran è stata in passato utilizzata come sede della guardia costiera. Da qualche anno era abbandonata. Per alleggerire la situazione dell'ex cpa dell'isola, sovraffollato dopo gli ultimi sbarchi, vi erano stati trasferiti un gruppo di extracomunitarie e alcuni richiedenti asilo. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, nei giorni scorsi, l'aveva indicata come sede del nuovo centro di identificazione ed espulsione. Successivamente, però, lo stesso Viminale ha deciso di destinare al Cie i locali del centro di prima accoglienza.

Intanto l'ondata degli sbarchi continua. Ieri a Pozzallo (SR) sono sbarcati 230 extracomunitari, quasi tutti eritrei, somali e nordafricani mentre un altro barcone con oltre 300 clandestini è approdato nell'isola di Malta dove i centri di accoglienza "scoppiano".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica.it]

- "I centri speculano sui minori immigrati" di F. Viviano

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02 febbraio 2009
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