Indianapolis alla Ferrari!
Solo un altro piccolo punto a Suzuka e per Schumi sarà il sesto titolo Mondiale
Dubitiamo però che la Ferrari e Michael Schumacher torneranno da Indianapolis facendo gli schizzinosi. La vittoria di Schumi negli Usa, la terza consecutiva a Indy, è davvero un sogno che sabato forse nemmeno il più ottimista dei ferraristi si sarebbe aspettato. Specie dopo il settimo posto in qualifica del tedesco. Ora a Schumi basterà un punticino a Suzuka: il sesto titolo Mondiale sembra davvero in cassaforte.
"È fantastico - ha commentato il tedesco raggiante a fine GP - vincere qui, oggi, in queste condizioni, nel momento cruciale del campionato significa molto per me. Mi sento molto grato a tutti, alla squadra, e ai tifosi che ci hanno spinto e sostenuto". La pioggia e le gomme Bridgestone hanno aiutato molto. "Sapevamo di avere questo jolly - ha detto Michael - però quando ho fatto il primo pit stop abbiamo sbagliato. Sono entrato al rifornimento e la pista era ancora troppo asciutta per le gomme da bagnato. Stava per piovere, è vero. Ma se poi non fosse venuta abbastanza acqua? È stata la decisione sbagliata. Quando sono tornato in pista ho capito subito che avrei dovuto cambiare nuovamente le gomme. Ma per fortuna anche gli altri avevano quelle da asciutto".
Da quel momento è iniziata una cavalcata trionfale.
La F2003-GA, con le sue Bridgestone più simili a motoscafi, ha assecondato al meglio la guida del tedesco. E per tutti gli altri è stata notte fonda: "È andato tutto bene - ha proseguito Michael - la macchina è stata meravigliosa e la squadra ha fatto un lavoro assolutamente fantastico. Il Mondiale? Abbiamo una macchina molto affidabile. Basta fare un punto e sono molto ottimista. Anche se naturalmente il mio obiettivo sarebbe quello di vincere un'altra corsa". Cannibale come sempre.
La rabbia di Montoya
Una furia. Juan Pablo Montoya ha mollato la macchina in parco chiuso, è corso al box ed è scappato via. Si è sentito derubato. La sua sfida iridata è finita praticamente al 2° giro, quando c'è stato il contatto con Barrichello. I commissari lo hanno messo sotto inchiesta e poi nel momento peggiore, quando iniziava a piovere forte, penalizzato con un "drive-through". "Sono innocente - ha sibilato prima di lasciare l'autodromo -, il nostro è stato solo un normale contatto in gara. La penalizzazione non ci stava. Decisione inesistente. La corsa e il Mondiale li ho persi lì. E fa rabbia, perché con un quinto posto sarei stato ancora in corsa. Il resto l'ha fatto la sfortuna. Perché ho dovuto effettuare il passaggio nei box proprio nel momento peggiore della pioggia. Non si vedeva nulla. E ho dovuto ritardare di un giro il cambio gomme, perdendo tantissimo tempo".
Se Montoya schiuma rabbia, Raikkonen cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. "Abbiamo perso perché siamo stati sfortunati con la pioggia - racconta Kimi -, ma almeno sono ancora in corsa per il Mondiale. A Suzuka sarà molto difficile, ma vediamo cosa succede". Certo è deluso, con l'asciutto era anche andato in fuga. Per questo è sembrato decisivo, allo stesso finlandese, il contributo delle Bridgestone. "Le nostre gomme da bagnato - spiega Kimi - non andavano così bene come le loro. Suzuka potrebbe essere un'altra corsa difficile per tutti". Come quella di Indy. "Il momento più duro? Tutta la corsa. Anche se è stata abbastanza divertente. Ma sono naturalmente deluso perché speravo di vincere".
Fonte: gazzetta.it