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Influenza: 379 mila italiani a letto

Arrivano i giorni "caldi" dell'influenza: nell'ultima settimana, 6,25 italiani su mille sono stati messi a letto dal virus

29 gennaio 2013

Arrivano i giorni "caldi" dell'influenza. Nella terza settimana di gennaio sono stati colpiti dal virus 379 mila italiani, portando così il numero complessivo degli influenzati dall'inizio dell'epidemia a quota 1.649.000 casi. Marche, Valle d'Aosta, Piemonte, Molise, Campania e Sardegna sono le regioni che fanno registrare il maggior numero di diagnosi. In media, negli ultimi sette giorni, 6,25 italiani su mille sono stati messi a letto dal virus, un dato in costante crescita visto che 15 giorni fa l'incidenza era di 4,50. I bambini sono i più colpiti: per quelli al di sotto dei 4 anni di età la frequenza è pari a 18,73 casi su mille.
E' la fotografia scattata dal bollettino settimanale sull'epidemia della Società italiana di medicina generale (Simg).

Le cifre rimangono molto alte tra i più giovani (5-14 anni, con 12,67 casi) e gli adulti fino a 64 anni (15-64 anni, con 4,96 casi), per diminuire in maniera drastica tra gli ultrasessantacinquenni (fino a 1,96 casi). "Malgrado i problemi legati alle difficoltà di avere a disposizione il vaccino - spiega il presidente della Simg Claudio Cricelli - anche quest'anno la copertura profilattica degli over 65 ha mostrato risultati positivi. Gli anziani si ammalano molto meno di influenza, malgrado la loro maggiore fragilità, perché si vaccinano molto di più e hanno già incontrato alcuni virus in passato, sviluppando così una protezione. I numeri che forniamo derivano da una attività di sorveglianza effettuata dalle reti di medici sentinella, che riportano il numero di ammalati visitati e la diagnosi specifica, attraverso un tampone che indica con certezza se la malattia è influenza vera o una delle altre patologie invernali delle vie respiratorie non dovute al virus influenzale".
Per le prossime quattro settimane la Simg diffonderà la "lettera sull'influenza", disponibile sui siti www.simg.it e www.ilritrattodellasalute.it. Oltre a fornire utili informazioni sull'andamento della malattia, la lettera conterrà anche indicazioni pratiche sui comportamenti, le precauzioni, le misure e le terapie da intraprendere (inclusa l'automedicazione).
"È importante sottolineare - afferma Aurelio Sessa, presidente regionale Simg Lombardia e medico sentinella - che di tutte le malattie che circolano nel periodo invernale, quelle dovute a cause non influenzali sono assai più numerose dell'influenza (2 volte e mezzo). Infatti dall'inizio del monitoraggio più di 3 milioni di persone sono stati colpiti dalle cosiddette sindromi respiratorie acute. Queste patologie delle prime vie aeree includono il raffreddore comune e forme simili e possono quindi colpire anche le persone vaccinate contro l'influenza. Conoscere i numeri serve a proteggersi, a curarsi meglio e a sfatare alcuni pregiudizi pericolosi e diffusi, come la sfiducia nei confronti del vaccino".

L'influenza - spiegano gli esperti della Simg - si presenta con la contemporanea insorgenza, nell'arco di 6-8 ore, di tre sintomi: febbre alta (solitamente superiore a 38°C), un disturbo respiratorio (tosse, mal di gola, naso chiuso) e uno sistemico (dolore alle ossa e ai muscoli, mal di testa, stanchezza, brividi e sudorazioni, malessere generalizzato).
Consigli anche dai pediatri. "In caso di contrazione del virus dell'influenza, no agli antibiotici e agli antivirali - sottolineano gli esperti della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip) - a meno che non si verifichi una sovrainfezione batterica o non ci si trovi di fronte a casi di patologie croniche, mai comunque senza prescrizione pediatrica. L'influenza va trattata esclusivamente con farmaci sintomatici (che curano i sintomi di una malattia)".
Per alleviare i sintomi, ricordano i pediatri, sono utili anche semplici accorgimenti, quali il riposo in un ambiente confortevole, la somministrazione di antifebbrili, l'adozione di una dieta bilanciata con particolare attenzione ad un'adeguata integrazione dei liquidi e di un apporto calorico minimo, considerando anche la difficoltà del bambino ad alimentarsi.

E mentre si attende il picco dell'influenza, gli esperti di tutto il mondo si sono riuniti al Meeting di Hong Kong, promosso dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), per definire in vista della prossima stagione epidemica, strategie condivise nella prevenzione dell'influenza, una malattia da non sottovalutare soprattutto nelle donne in gravidanza e nei pazienti con malattie croniche. Durante l'incontro, è stata sottolineata l'importanza della vaccinazione antinfluenzale in gravidanza, anche a seguito della recentissima pubblicazione sul New England of Medicine di uno studio norvegese che ha dimostrato il rischio di morte fetale associato all'influenza contratta durante il concepimento e la sicurezza della vaccinazione. [Adnkronos Salute]

 

 

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29 gennaio 2013
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