Inghilterra-Brasile, fuori la verità
Anche perché in campo si fronteggeranno l'attacco più prolifico (il Brasile ha 13 gol all'attivo finora) e la difesa meno battuta (l'Inghilterra ha subito un solo gol nella partita d'esordio contro la Svezia) di questo campionato. Vedremo se la solidità del 4-4-2 schierato da Eriksson avrà la meglio sul gioco spumeggiante (più nei numeri che nei fatti, in realtà, per quello che si è visto fino adesso) dei verdeoro.
Tanto per cominciare le buone notizie: l'Inghilterra recupera sia Owen che Scholes. Nessuno dei due si è allenato nella vigilia dell'incontro, ma ambedue saranno disponibili per il quarto di finale. Gli inglesi scenderanno dunque in campo con il consueto 4-4-2, con Mills e Cole rispettivamente a destra e sinistra e la diga centrale composta da Ferdinand e Campbell. A centrocampo Beckham sarà affiancato da Butt, il ritrovato Scholes e Hargreaves, mentre in avanti a cercare di fare breccia nella non irresistibile difesa brasiliana si cimenteranno Owens e Heskey. Il Brasile delle tre R (Ronaldo, Ronaldinho e Rivaldo) dovrebbe rispondere con la conferma a centrocampo di Juninho al fianco di Gilberto Silva. Per il resto è confermata la formazione 3-4-2-1 con Lucio, Edmilson e Roque Junior in difesa, Cafu e Roberto Carlos velocissimi esterni e Ronaldinho con Rivaldo a lanciare il Fenomeno ritrovato.
Oltre che una sfida tra due grandi squadre si tratterà anche della sfida tra due scuole di pensiero: il calcio atletico e concreto degli inglesi contro la fantasia, i colori e la creatività (a volte fine a se stessa) dei brasiliani. Il clima è dalla parte degli europei (piove e non fa caldo). Vedremo cosa ci dirà il campo.