Iniziata la demolizione del Viadotto Himera
L'Anas: "Proseguono, come da cronoprogramma, i lavori lungo il viadotto Himera sulla Palermo-Catania"
E’ iniziata la fase di demolizione del viadotto Himera sulla Palermo-Catania, il ponte interessato, 10 aprile scorso, dalla frana che ha causato l'interruzione fra Scillato e Tremonzelli.
Le prime due rampe del viadotto sono state demolite per consentire l’apertura in sicurezza della bretella che dovrebbe consentire di evitare i 38 chilometri nelle Madonie. Le altre tre rampe saranno demolite a dicembre.
In questi giorni gli operai delle ditte inizieranno l’asfalto della strada provinciale 24 e della rampa. Lavori che dovrebbero essere completati entro metà novembre. Entro dicembre dovrebbero essere demolite le tre altre campate che dovranno consentire di verificare se la carreggiata del viadotto rimasta in piedi potrà essere utilizzata per collegare Palermo con Catania.
"Proseguono, come da cronoprogramma, i lavori lungo il viadotto Himera - si legge nel consueto bollettino dell’Anas sull'avanzamento dei lavori nella nota -. Nello scorso week end (sabato 10 e domenica 11 ottobre) è stata eseguita la demolizione della prima campata del viadotto esistente, lato Catania, investito nei mesi scorsi da una frana".
La società spiega che "proseguono regolarmente i lavori di realizzazione della nuova bretella, in capo ad Anas quale soggetto attuatore del Commissario delegato dalla Protezione Civile, avvocato Marco Guardabassi, finalizzata a bypassare l'interruzione del viadotto Himera sull'autostrada A19 Palermo-Catania". "In particolare - si legge ancora nella nota -, proseguono secondo il programma lavori gli interventi relativi all'adeguamento della strada provinciale 24 ed alla rampa di immissione in autostrada A19 consistenti in: adeguamento sede, bonifica, fondazione stradale, opere laterali di contenimento, adeguamento degli attraversamenti idraulici e dei ponticelli, realizzazione opere di margine (arginelli, zanelle, fossi di raccolta delle acque), adeguamento del ponte sul fiume Himera, realizzazione del cassonetto e della bonifica stradale, realizzazione delle paratie di pali a protezione della rampa, scavo dei pozzi di fondazione della spalla di approccio al viadotto, demolizione dei cordoli e barriere del viadotto autostradale".
E dalla Palermo-Catania alla Messina-Catania. "Ci vorrà all'incirca un mese per la riapertura completa dell'autostrada Messina-Catania. C'è parecchio materiale da togliere e in generale dovranno essere lavori di consolidamento della collina che ha cinque frane". A dirlo è l'assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, a margine degli Stati generali dell'edilizia del Sud, a Palermo, in merito alla frana che ha interessato l'autostrada Messina-Catania nel tratto all'altezza di Letojanni. "Ciò che mi preoccupa maggiormente - ha proseguito - è la frana verso il depuratore che interessa quattro comuni: Taormina, Letojanni, Forza D'Agrò e Castelmola".
Riguardo l'avanzamento dei lavori di messa in sicurezza della collina interessata dal cedimento, ha aggiunto: "Durante il sopralluogo di ieri con il drone e il laser scanner è emerso, per fortuna, che il tipo di terreno della frana ha interessato una coltre sabbiosa tutto sommato abbastanza contenuta. Il timore che l'intera collina fosse sabbiosa e argillosa, e quindi potessero cadere tonnellate di altro materiale, è stato fugato. La collina ha invece un impianto roccioso e la parte franata rappresenta quasi tutta la parte di coltre sabbiosa. Stiamo mettendo in sicurezza alcune punti e stiamo consolidando la frane - ha concluso - togliendo il materiale sabbioso dalla parte superiore e poi ci occuperemo del sedimento che c'è sulla strada".