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Intanto a Palazzo Abatellis, continua normale il via vai dei turisti

Sull'articolo pubblicato da El Pais che denunciava l'impiego di ex mafiosi a lavoro nella Galleria Regionale d'Arte

13 gennaio 2011

Ieri mattina, all'indomani del caso scoppiato dopo l'articolo pubblicato sul quotidiano spagnolo El Pais, secondo cui sei ex detenuti mafiosi presterebbero servizio proprio nel museo che ospita il famoso dipinto 'L'Annunciata' di Antonello da Messina (LEGGI), al museo Abatellis di Palermo le bocche sono rimaste cucite. Il custode della Galleria regionale di via Alloro ha la giornalista, con cortesia ma fermezze, a rivolgersi all'assessorato regionale ai Beni culturali di piazza Croci. "La' vi diranno tutto quello che c'è da dire - si è limitato a rispondere - altro non posso aggiungere".
Sono complessivamente una quindicina gli ex detenuti che prestano servizio alla Galleria regionale. Ma non tutti hanno scontato condanne per reati mafiosi. Poi, qualcuno, a Palazzo Abatellis, a mezza voce ha detto: "Ma neppure li conosciamo questi ex detenuti, sono arrivati qui da poco meno di una settimana. Non sappiamo chi sono e cosa fanno".
Già la scorsa sera, quando si era appresa la notizia della pubblicazione dell'articolo, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, aveva stigmatizzato l'articolo a firma di Miguel Mora. "Il giornalista parla del museo Abatellis come di un covo di mafiosi insinuando che i nostri tesori d'arte, come l''Annunciata', siano affidati a ex sicari di Cosa nostra. Una ricostruzione assurda che non trova riscontro nella realta' e che danneggia gratuitamente l'immagine della Sicilia".
Per il direttore di palazzo Abatellis, Giovanna Cassata, "non c'è stato alcun problema nell'affidamento delle mansioni". Ma la polemica monta. Anche se i lavoratori di palazzo Abatellis, i non ex detenuti, preferiscono non rilasciare dichiarazioni, si lasciano andare solo a qualche considerazione. Così, c'è chi dice che "si fa di tutto per 'sputtanare' la Sicilia. In questo museo lavora gente per bene che non ha nulla a che vedere con la mafia".
I sei ex detenuti per reati di mafia, di cui parla 'El Pais', rientrano in un programma della Regione siciliana che mira al reinserimento lavorativo delle persone che hanno pagato il loro debito con la giustizia. "Ma si occupano solo di mansioni secondarie - hanno fatto sapere da palazzo Abatellis - sono altri ad occuparsi della sicurezza e delle mansioni più importanti".
Intanto prosegue come ogni giorno  il via vai di turisti, soprattutto stranieri, che ignari del polverone sollevato dal quotidiano spagnolo si avviano a visitare le bellezze di palazzo Abatellis. [Adnkronos/Ing]

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13 gennaio 2011
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