Interrogatorio anticipato per Nicole Minetti, in settimana giudizio per Berlusconi
Sarà inoltrata in settimana la richiesta di rito immediato per Silvio Berlusconi, indagato nell'ambito del caso Ruby per prostituzione minorile e concussione
Si è svolto ieri, domenica 30 gennaio 2011 - e non domani come previsto - l'interrogatorio di Nicole Minetti, la consigliera regionale lombarda indagata per favoreggiamento della prostituzione nell'ambito del caso Ruby. La donna è stata sentita per circa tre ore dai pm Ilda Boccassini, Antonio Sangrermano e Pietro Forno.
La consigliera regionale, ex igienista dentale del premier, è uno dei punti di snodo fondamentali dell'inchiesta che la vede indagata con il premier Silvio Berlusconi, Lele Mora ed Emilio Fede, per favoreggiamento della prostituzione. I magistrati l'hanno ascoltata sulla base delle molte intercettazioni telefoniche in cui si parlava dei "festini" ad Arcore.
Contrariamente alle ipotesi della vigilia, la consigliera del Pdl non si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Assistita dall'avvocato Daria Pesce, ha risposto a tutte le domande dei pm della procura. Il verbale dell'interrogatorio é stato secretato.
Secondo il quotidiano la Repubblica, ieri i magistrati avrebbero contestato al consigliere regionale anche consistenti versamenti di denaro diretti partiti da uno dei conti bancari di Berlusconi con lo scopo, secondo l'accusa, di pagare prostitute. L'interrogatorio di Nicole Minetti è un atto istruttorio giudicato da fonti giudiziarie al momento esaustivo. La consigliera regionale della Lombardia al momento non sarà risentita. Durante l'interrogatorio, Minetti avrebbe risposto alle domande del pm soprattutto in relazione ai suoi rapporti personali con Silvio Berlusconi e avrebbe ricostruito anche il rapporto personale, nato dopo le cure che lei prestò al premier ferito nel dicembre 2009, spiegando successivamente la nascita di un legame affettivo. Secondo quanto si è appreso, Nicole Minetti si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere relativamente ai rapporti con le cosiddette ragazze di via Olgettina e sull'organizzazione delle feste nella residenza del premier ad Arcore.
Intanto, secondo fonti della procura milanese in settimana sarà presentata la richiesta per il giudizio immediato nei confronti del presidente del Consiglio in quanto l'interrogatorio della Minetti non ha modificato la tempistica.
"La debolezza del premier è sotto gli occhi di tutti" - "E' sotto gli occhi di tutti la debolezza morale del presidente del Consiglio". Lo ha detto monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Tp), intervenuto stamattina da Algeri a "24 Mattino" su Radio 24. "La debolezza delle diverse forme di governo - ha aggiunto - sta tutta nella approssimazione di coloro che governano le nazioni. Anche qui c'era parecchia corruzione, anche in Tunisia c'era una debolezza dovuta al fatto che tutte le leve dell'economia e del potere erano nelle mani del presidente, della sua famiglia e della sua potentissima moglie. In Italia i problemi sono di natura morale. Ma la radice comune è la debolezza della personalità dei governanti, la mancanza di limpidezza nella loro vita e nei loro affari". "E questo - ha continuato - ci riporta al nodo che anche il cardinale Bagnasco ha messo in evidenza la scorsa settimana, e cioé la rilevanza degli aspetti della vita privata in chi ha dei ruoli pubblici, personaggi per i quali la vita privata non può essere considerato un accessorio o un elemento indipendente. Dalla moralità della vita ne nasce la moralità del governo, dalla immoralità della vita ne può discendere la immoralità del governo". "In Italia - ha concluso monsignor Mogavero - credo sia sotto gli occhi di tutti la debolezza del presidente del Consiglio. Possiamo discutere sul fatto che tutto questo venga fuori attraverso delle intercettazioni che potrebbero avere per qualcuno il sapore di persecuzioni o di eccessiva ingerenza nella vita privata. Ma i fatti restano quelli che sono".
"Sinceramente e senza ironia pregherò per l'anima di Monsignor Mogavero, che parla di debolezza morale del premier cadendo nel peccato mortale di giudicare il prossimo. Nell'Italia del fango ciò che più colpisce è la voglia di giudicare e non essere giudicati". Il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi ha criticato così l'intervento su radio 24 del vescovo di Mazzara del Vallo. Secondo il ministro un vescovo non può giudicare il prossimo, tanto meno il premier.
"Rotondi prega per monsignor Mogavero? E noi pregheremo per il ministro Rotondi. Non c'é, infatti, peccato peggiore dell'indifferenza". Lo ha affermato il segretario nazionale dell'Unione Popolare Cristiana (Upc), Antonio Satta. "Non c'é peggior cieco di chi non vuol vedere - ha continuato Satta - ai cattolici del Pdl la gerarchia ecclesiastica va bene solo quando non li contraddice".
E le stelline non brillano più... - Si oscura la stella delle ragazze delle feste di Arcore. I loro volti non tirano più, lo scandalo non è un ottimo alleato per gli affari e i primi contratti a saltare sono stati proprio quelli promozionali, dove erano attese come ragazze immagine in eventi, discoteche, lancio di campagne pubblicitarie.
Barbara Faggioli, nata a Cagliari nel 1986, per anni si è pagata gli studi anche con le sfilate di moda. Ma tra meno di un mese, il 23 febbraio, prende il via uno degli appuntamenti più attesi, Milano Moda Donna Autunno/Inverno 011/012 e nessuno l'ha ancora chiamata. "Ormai non credo che mi cercheranno, ma non lo speravo neppure - dice Barbara - Quello che mi è successo è davvero devastante e non lo augurerei a nessuno, la mia vita è rovinata, sono indietro anche con gli esami perchè non riesco a concentrami". Iscritta a Scienze Giuridiche, Barbara ha partecipato alle finali di Miss Mondo nel 2004 e a diversi programmi tv. Qualcuno aveva anche scritto che per lei si preparava una carriera politica con una candidatura alle prossime elezioni comunali di Milano, ma la giovane non ha mai voluto confermare questa possibilità. Ha invece sempre ammesso di aver preso dei soldi dal presidente del consiglio Berlusconi, ma solo come un prestito per pagarsi gli studi.
Anche l'altra stellina Barbara Guerra, nata a Mariano Comense nel 1978, ex concorrente della Fattoria 4 e di altri programmi, alcuni giorni fa ha ricevuto una telefonata con cui l'impresario che l'aveva contattata in precedenza, le diceva molto gentilmente che la sua presenza all'inaugurazione di una campagna promozionale in Sicilia non era più gradita. "Era un evento nel settore sportivo - racconta Guerra, ex schedina alla Domenica Sportiva - ci tenevo perchè avrei guadagnato dei soldi, invece è saltato tutto: nessuno mi ha detto chiaramente che il motivo era per il mio coinvolgimento nello scandalo Ruby, ma io ne sono quasi sicura". Così come è convinta che sia legata all'inchiesta anche la sua mancata partenza come naufraga per L'Isola dei famosi. "Sembrava cosa fatta - dice - ma poi ho letto sui giornali la lista dei partecipanti e io non c'ero".
"Io è da un mese e mezzo che sto chiusa in casa - afferma Miriam Loddo, soubrette, nata ad Atri in Abruzzo nel 1983 - Mi sono saltati un sacco di lavori e non solo perchè non mi hanno più chiamata, ma anche perchè io non me la sento di uscire, di farmi vedere. Ho un figlio a cui pensare - aggiunge - ora preferisco occuparmi di lui, sperando che tutto finisca presto".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Reuters.it, Ansa, Lasiciliaweb.it]