Io ci provo!
''Il 7 aprile né morti né feriti sulle nostre strade''. La Giornata Mondiale della Salute dedicata alla sicurezza stradale
Il 7 Aprile Giornata Mondiale della Salute sarà dedicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità alla sicurezza stradale.
Una grande sfida di civiltà che l'Aci ha deciso di raccogliere e far propria lanciando un appello a tutti gli italiani:
Il 7 APRILE NE' MORTI, NE' FERITI SULLE NOSTRE STRADE!
Una sfida difficile, ma non impossibile.
Dipende da noi.
L'Aci fa appello alle grandi risorse morali di cui gli italiani sanno dare prova di fronte alle grandi sfide e nei momenti di maggiore difficoltà.
Impegnamoci perché il 7 Aprile sulla strada possa vincera la VITA
"Il 7 aprile né morti né feriti sulle nostre strade. Io ci provo". Questo è lo slogan per oggi, per questo 7 Aprile che indossa i panni di Giornata Mondiale della sicurezza stradale, e nella quale l'Automobil club Italia lancia l'ennesima campagna di prevenzione.
E' del mese scorso appena la notizia del leggero calo degli incidenti stradali in Italia grazie alla patente a punti, ma siccome non è lecito cantar vittoria quando si parla di incidenti stradali, bisogna tener presente che nel nostro Paese muore in media, per incidente, una persona ogni ora - secondo una stima dell'Onu gli incidenti stradali sono stati, negli ultimi anni, la nona causa di mortalità e invalidità nel mondo. Nel 2000 sono state 1,26 milioni le vittime della strada in tutto il mondo, pari al 2,2 per cento della mortalità globale -.
Quella di riuscire a non avere, per una giornata intera, né morti né feriti sulle strade, è una vera e propria sfida che l'Aci lancia insieme all'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, chiedendo agli italiani una chiara assunzione di responsabilità supplementare affinché possa essere vinta una sfida di civiltà.
Dicevamo, che se pur si sia registrato un calo degli incidenti stradali, i dati continuano ad essere agghiaccianti. Provate a pensarci per un attimo: ogni ora muore una persona, per 365 giorni l'anno. Una vera e propria strage, che, tra l’altro, comporta un costo sociale per lo Stato di 34 miliardi di euro, e questo nonostante le automobili siano oggi più sicure, e nonostante le campagne e le misure di prevenzione, e gli altissimi costi delle RC auto.
In Sicilia, purtroppo, i dati emersi durante una conferenza dibattito promossa dall'Aci, la scorsa settimana a Palermo, sono allarmanti e coivolgono in prima persona le istituzioni. Secondo l'Istat, nonostante le varie campagne di responsabilizzione, il numero degli incidenti in Sicilia è in sensibile ma costante crescita, nonostante la pantente a punti; lo stesso vale per il numero di morti e feriti sulle strade.
Nel 2000 gli incidenti in Sicilia furono 12.311, per un totale di 296 morti e 18.296 feriti, contro i 12.758 incidenti, i 330 morti ed i 19.156 feriti refertati l'anno dopo. Il picco nel 2002, nel corso del quale si sono registrati 12.800 incidenti, 365 morti e 19.510 feriti.
«E' come se ogni anno nel mondo venisse cancellata in un colpo solo l'intera popolazione di Milano - ha fatto notare Tullio Lauria, presidente dell'Aci - Gli incidenti stradali ogni anno fanno più vittime delle guerre o addirittura delle più gravi malattie polmonari. Si tratta di una vera e propria catastrofe».
Anche le stime del 2004, pur non essendo ufficiali, destano preoccupazione. Dal primo gennaio al 31 marzo di quest'anno sarebbero già 1.017 gli incidenti, per un totale di 812 feriti (636 con lesioni, 381 senza) e 2.222 veicoli coinvolti. A Palermo sarebbe stata inoltre individuata una zona ben precisa della città in cui il numero degli incidenti si mantiene su livelli piuttosto elevati. Si tratta del perimetro di viale Regione siciliana dove si sono già registrati 118 incidenti con 62 feriti; troppi se si considera che la zona di Palermo più a rischio fino a qualche tempo addietro era considerata corso Calatafimi con 35 sinistri e 31 feriti.
La Giornata Mondiale sulla Sicurezza Stradale ha coinvolto anche il mondo dello sport ed in particolare quello del calcio. Nel weekend della scorsa settimana, infatti, i calciatori delle squadre di serie A e B sono entrati in campo esponendo uno striscione con la scritta "Il 7 aprile, né morti né feriti sulle strade. Io ci provo".
Anche la Confartigianato Trasporti ha aderito alla giornata mondiale della sicurezza stradale, e ha organizzato per oggi, sul Grande raccordo anulare di Roma, una manifestazione pacifica che coinvolgerà 150 camion. Lo scopo dell'iniziativa è di sollecitare il rispetto delle regole per garantire la sicurezza stradale da parte di tutti gli operatori della filiera del trasporto, a cominciare da chi affida la merce agli autotrasportatori.