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Iolanda e Giuliano sono in Italia

Sono arrivati stamane i due cooperanti ex ostaggi in Somalia. Si teme per la sorte del somalo Abduraham Yussuf Harale

07 agosto 2008

AGGIORNAMENTO
In Italia gli ex ostaggi liberati in Somalia (Massimo A. Alberizzi, Corriere.it) - Sono arrivati questa mattina a Fiumicino Jolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, i due cooperanti italiani che lavorano per il Cins (Cooperazione italiana Nord-Sud) rilasciati martedì dai banditi somali che li avevano rapiti il 21 maggio. I due sono arrivati intorno alle 10 con un volo della Swiss proveniente da Nairobi via Zurigo. Tutto sommato e dopo aver passato un'esperienza così terribile i due sono in buone condizioni. Si teme per la sorte del loro compagno somalo, Abduraham Yussuf Harale, detto John, sequestrato insieme a loro ma che con loro non ha trovato la libertà. L'ostaggio somalo rischia di essere il capro espiatorio di tutta la vicenda.
RISCATTO - «Gli anziani del clan abgal/waesle cui appartiene», racconta una fonte governativa somala, «chiedono che venga liberato dai banditi, un gruppo di etnia habergidir/aer. Sostengono che il riscatto pagato prevedeva che fossero rilasciati tutti e tre gli ostaggi. Chi lo tiene prigioniero, invece, vuole altri soldi». Nel gran caos in cui vive la Somalia rischia di scoppiare una nuova battaglia tra waesle e aer: «Stanno affilando le armi», conclude lka, nostra fonte somala.
PROGETTO - Intanto sono affiorati nuovi particolari sul progetto da due milioni e mezzo di dollari che prevedeva «l'uso delle risorse di piante di natura genetica per l'avanzamento in campo agricolo», sul quale stavano lavorando Jolanda e Giuliano. Secondo informazioni provenienti dal ministero degli Esteri il progetto, affidato al Cins e cominciato nell'aprile scorso, «si propone di migliorare lo sviluppo rurale in Somalia attraverso l’introduzione delle coltivazioni di natura genetica, obiettivi specifici del progetto sono incrementare la rendita da produzioni agricole, incrementare la domanda di sementi di qualità esponendo i commercianti e i coltivatori alle più moderne e diversificate varietà di sementi, formare i coltivatori sulle più moderne e diversificate varietà di sementi, migliorare il sistema di mercato (domanda/offerta) anche attraverso l'immagazzinamento dei prodotti, formare le autorità locali sull’importanza e il sistema di commercio delle produzioni agricole». Un progetto piuttosto impegnativo, difficile da conciliare con le condizioni di guerra a tutto campo che si sta combattendo in Somalia.
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La ragusana Iolanda Occhipinti e il pistoiese Giuliano Paganini, i due cooperanti della Ong Cins (Cooperazione italiana nord sud) liberati l'altro ieri dopo 76 giorni di prigionia, sono ancora a Nairobi e vengono interrogati sulle circostanze del loro sequestro e del successivo periodo di permanenza nelle mani dei rapitori in Somalia.
I due sono in buone condizioni di salute e sarebbero impegnati in colloqui con organi inquirenti, in attesa di ripartire dalla capitale keniana per Roma. Le autorità diplomatiche italiane mantengono il massimo riserbo, mentre le organizzazioni internazionali con le quali le Ong collaborano per la realizzazione di progetti di sviluppo in Somalia attendono di poter conoscere maggiori dettagli sull'intera vicenda.

"Il silenzio assoluto che viene richiesto fino a quando i due cooperanti non saranno rientrati in Italia - ha riferito un esponente di una delle organizzazioni internazionali - si spiega con il fatto che le indagini sul posto devono fornire indicazioni anche all'inchiesta che la magistratura italiana ha avviato dopo il loro rilascio".
Viene comunque per ora escluso che una delle ipotesi di indagine possa riguardare eventuali responsabilità degli stessi sequestrati, secondo voci che erano state raccolte in questi giorni in Somalia.

"Io e mia madre abbiamo la valigia pronta in attesa di partire per Roma. Speravamo che il babbo rientrasse domani (ieri per chi legge, ndr) ma non sarà così. Speriamo venerdì", ha detto Valentina, la figlia di Giuliano Paganini, l'agronomo di Pistoia. "Poco fa ho sentito il babbo al telefono anche io - ha aggiunto -. Ieri aveva parlato solo con la mamma. Sta bene, è a Nairobi all'ambasciata italiana ed è stato proprio lui a dirmi che non rientra domani, senza però aggiungere altro"[La Siciliaweb.it]

- Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini sono stati liberati (Guidasicilia.it, 06/08/08)

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07 agosto 2008
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