Isola delle Femmine: riportata in superficie una preziosa anfora romana
L'anfora fa parte del carico del relitto che si trova a 92 metri di profonditá
- Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI
Si è conclusa la campagna di documentazione del relitto profondo di Isola delle Femmine, realizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione siciliana in collaborazione con l'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) e la consulenza scientifica dell'Università di Malta.
La campagna mirava al recupero di un'anfora - confermata del tipo Dressel A1 - parte del cospicuo carico inabissato, per poterne studiare caratteristiche e contenuto e ricostruire in maniera dettagliata la storia di questo relitto romano del II secolo a.C. individuato a fine luglio a 92 metri di profondità.
Il recupero è avvenuto grazie alla stessa nave oceanografica Calypso South che ha operato l'individuazione nell'ambito delle campagne di monitoraggio svolte mediante il Rov, robot guidato da remoto, con la collaborazione dei tecnici esperti dell'Arpa.
Alla speciale missione, oltre ai tecnici esperti di Arpa e Sopmare, hanno partecipato il direttore generale dell'Arpa, Vincenzo Infantino, la Soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni e il prof. Timmy Gambin dell'Università di Malta che ha seguito anche il ritrovamento del relitto individuato alla profondità di 98 metri, nel mare delle Egadi. Le riprese sono state realizzate da Riccardo Cingillo della SopMare.