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Isole Eoile prese d'assalto dal turismo ''mordi e fuggi''? Dall'anno prossimo il ticket d'ingresso sarà più caro

18 agosto 2006

In questo agosto la Sicilia è stata letteralmente presa d'assalto, soprattutto in questi giorni di Ferragosto. Ma sono state le Isole Eolie, in particolare, che hanno fatto registrare una vera e propria invasione straordinaria di vacanzieri. All'Azienda di Turismo di Lipari, diretta dal commissario Michele Benfari, hanno calcolato che sono stati oltre 150 mila i visitatori. Per ferragosto è stato difficile anche reperire posti letto.
Da tutte le parti della Calabria e della Sicilia giungono vaporetti carichi di escursionisti che arrivano la mattina e ripartono la sera. Le isole - soprattutto Stromboli e Panarea - vengono invase anche da 10 mila presenze giornaliere. Anche semplicemente camminare diventa un problema.

Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, aveva emesso una ordinanza per disciplinare il ''traffico umano'' (non più di 500 pendolari al giorno), ma le regole non vengono rispettate. ''E allora - ha detto il sindaco Bruno - per il prossimo anno vedremo di portare il ticket d'ingresso nell'Arcipelago da un euro (un contributo - istituito nel 2002 - valido per una settimana), a 5 euro. Almeno rimpingueremo le casse del Comune che non possono più far fronte alle richieste di isole più pulite, a garantire l'approvvigionamento idrico e così via''.
Il sindaco Bruno, intende quindi presentare ''una proposta legislativa'' (al dipartimento di Protezione civile della regione Sicilia, poi l'iter passerà al Consiglio dei ministri, che deve fare un apposito decreto legge') per una tassa ai non residenti. ''A noi - ha spiega Bruno all'Adnkronos - interessa un turismo 'consapevole', non il 'mordi e fuggi', che quindi deve pagare per contribuire al mantenimento di un sistema unico al mondo''.
''Veniamo 'violentati' ogni giorno da barconi provenienti dalla costa calabrese e siciliana - ha detto inoltre Bruno -. I turisti 'mordi e fuggi', gente a cui non importa il patrimonio storico-naturalistico dell'isola. Loro si permettono di andare dove gli pare con le barche, lasciano i rifiuti a terra, e non spendono soldi sull'isola, se va bene comprano un souvenir o mangiano in un ristorante. E parliamo di una media di 50 mila visitatori fra tutte le isole''. ''La sera tra le 17 e le 19 - ha raccontato Bruno - nell'area portuale si ammassano 4-5 mila turisti, che aspettano i barconi per ripartire. Chi li porta ha il suo guadagno, ma per noi tanta gente sul porto diventa anche un problema di sicurezza e ordine pubblico. A questi vanno aggiunti ovviamente tutti i privati che arrivano con i mezzi propri o con quelli di linea. In questo momento ci sono all'incirca tra i 1500 e i 2000 natanti ormeggiati nei moli delle Eolie''.

''Vogliamo che delle Isole Eolie (che si estendono su una superficie di 92 km quadrati, ndr) si occupino anche i turisti, contribuendo alle spese di acqua, fogna e rifiuti, affinché sia dato valore a questo paradiso naturale, che aspira a diventare 'l'ombelico del mondo'. Ognuno è libero di venire - ha detto ancora il sindaco di Lipari -, però deve pagare un ticket, un contributo. Siamo in un posto che attira le più alte personalità della politica, della cultura, dei media, dello spettacolo. Una cosa di cui siamo fieri e onorati. L'ospitalità delle Eolie, famosa dall'antichità, è un valore aggiunto che non manca di colpire i nostri ospiti, e adesso c'è bisogno che loro debbano far il possibile affinché tutto ciò possa essere mantenuto''.

[Foto di Simone Judica, Gruppo il Gufo.net]

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18 agosto 2006
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