Ispezione delle Fiamme Gialle al Policlinico di Messina
Intanto il papà di Antonio, nato durante la lite dei due ginecologi, lancia un appello: "Non abbassate i riflettori su mio figlio"
La Guardia di finanza ha acquisito atti e documenti, su disposizione della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, nel Policlinico di Messina, in relazione alle complicazioni perinatali di una partoriente durante una lite tra due medici, il 26 agosto scorso.
"Tale attività istruttoria - dice una nota della commissione - è stata ritenuta necessaria al fine di acquisire elementi informativi utili nell'ambito dell'indagine su quanto accaduto". In particolare, sono in corso di acquisizione, da parte degli ufficiali di polizia giudiziaria del nucleo speciale commissioni parlamentari di inchiesta della Guardia di finanza, le disposizioni che disciplinano lo svolgimento delle prestazioni libero professionali del personale medico dipendente e non dipendente; le autorizzazioni all'accesso e alle attività nonchè le relazioni gerarchiche presso i reparti di degenza e le sale operatorie; i provvedimenti cautelari e sanzionatori adottati dall'azienda a carico del personale medico che abbia operato in violazione della normativa che disciplina l'attività intramoenia; i disservizi e le criticità relative all'attività del Policlinico pervenute all'ufficio relazioni con il pubblico.
"Tramite l'analisi degli atti e dei documenti in corso di acquisizione, la commissione - ha detto il presidente della commissione Leoluca Orlando - intende accertare quale intreccio e confusione tra interessi pubblici e privati si sia verificata nelle strutture del Policlinico di Messina, caso emblematico in cui si evidenzia un quadro organizzativo e funzionale che appare caratterizzato da una violazione delle norme vigenti in riferimento all'attività extramoenia".
Intanto, Matteo Molonia, il padre del piccolo Antonio, nato al policlinico di Messina dopo la lite tra due ginecologi, ha voluto lanciare un appello: "Vi prego di non abbassare i riflettori su mio figlio e su tutti gli altri casi che sono avvenuti negli ultimi tempi. Vi prego di prestare la vostra attenzione su tutto".
Vogliamo ricordare che alla moglie di Matteo Molonia, Laura Salpietro, è stato tolto l'utero dopo una vasta emorragia, mentre il bambino ha due ischemie cerebrali. Nell'affollata conferenza stampa convocata per annunciare che non parlerà più con i giornalisti, Matteo Molonia ha detto: "grazie a Dio mia moglie e' viva, altre persone sono state meno fortunate [...] Ho avuto l'appoggio di molte persone in momenti molto difficili e voglio ringraziare tutti, anche le istituzioni che mi sono state accanto". Sull'indagine Molonia non ha voluto aggiungere altro: "l'inchiesta farà il suo corso...".
[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing]