Istat: in cento Comuni l'occupazione cresce del 3,2 per cento
Il numero degli occupati è salito a 1 milione 394 mila unità, il livello più elevato dell'ultimo decennio.
Le dinamiche provinciali sono apparse nettamente diversificate e comprese tra la crescita del 7 per cento a Messina ed Enna e una flessione del 3,7 per cento a Caltanissetta.
È l'ultima fotografia del mercato del lavoro in Sicilia, eseguita dall'Istat attraverso indagini campionarie sulle forze di lavoro condotte nel 2001. Le famiglie intervistate sono circa 24 mila mentre i comuni coinvolti sono circa 100.
A Palermo il numero degli occupati ha superato le 322 mila unità con un incremento di quasi 18 mila posti di lavoro. Settorialmente sono emersi andamenti favorevoli in tutte le attività economiche a esclusione dell'agricoltura che ha continuato a denunciare cedimenti.
In particolare, dice l'Istat, l'industria in senso stretto e le costruzioni hanno recuperato occupazione per il secondo anno consecutivo: la prima ha registrato un aumento di oltre 4 mila unità e le costruzioni un incremento di 2.200 occupati.
Nel 2001 il tasso di disoccupazione in Sicilia si è ridotto sensibilmente, scendendo a quota 21,5 per cento (24 per cento il livello toccato nel 2000). Tuttavia, la sua entità rimane di oltre due volte il dato medio nazionale (9,5 per cento contro il 10,6 del 2000).
La provincia con il tasso più elevato è risultata Palermo (25,1), nonostante il calo di tre punti e mezzo rispetto all'anno precedente. A fronte, Ragusa ha continuato a qualificarsi come l'area siciliana con il tasso più basso (13,3 per cento). Da segnalare la flessione registrata a Enna (dal 30,2 per cento nel 2000 al 23,2 di oggi).
Fonte: La Repubblica