Italiani amanti del dolce far niente? Sbagliato! Un filo rosso li lega all'operaio modello Stakanov

Stakanov era per la Russia sovietica l'operaio modello, capace di rispettare i tempi, eseguire le manovre con successo e moltiplicare i carichi di lavoro. Dal nome dell'operaio Stakanov è nato l'aggettivo ''stakanovista''.
Detto questo, pur resistendo nell'immaginario internazionale la figura dell'Italiano fannullone, furbo e abilissimo nell'evitare le mansioni affidategli, i risultati di un'indagine hanno dato un identikit assolutamente opposto a quello appena descritto.  

Gli italiani diretti discendenti di Stakanov? Sembra che gli italiani sono uno dei popoli che lavora di più e fa le vacanze più corte: 17 giorni di media per i lavoratori e 21 per i pensionati.
La classifica delle vacanze più lunghe tra i lavoratori è vinta dai francesi con i loro 27 giorni, mentre i pensionati belgi dichiarano di trascorrere in media 45 giorni all'anno lontano da casa propria. A fare meno vacanze di noi sono solo i lavoratori tedeschi con 16 giorni (ma i pensionati vanno in vacanza per 22), e i giapponesi, con appena 8 giorni per i lavoratori e 12 per i pensionati.
E' questa la fotografia emersa dall'indagine internazionale ''AXA Ricerca sulla pensione II edizione'', condotta in diversi Paesi (Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, nazioni che da soli producono l'88% del Pil dei Paesi sviluppati), e realizzata ricorrendo ai maggiori istituti di statistica dei differenti Paesi (per l'Italia, Eurisko), coinvolgendo complessivamente quasi 7000 persone.

Nel 2005 gli italiani che sono andati in vacanza, allontanandosi dalla propria casa per più di cinque giorni, sono diminuiti rispetto all'anno precedente. In particolare, solo il 47% dei lavoratori è andato in vacanza, rispetto al 69% del 2004 (con una diminuzione del 22%), mentre tra i pensionati i vacanzieri sono stati appena il 28%, in calo di 14 punti percentuali rispetto all'anno precedente.
Inoltre, gli italiani che vanno in vacanza scelgono come meta preferita il nostro Paese. Sul totale della popolazione attiva, il 31% trascorre le vacanze in Italia, e il 16% va all'estero. Appena il 6% dei pensionati varca le frontiere per le proprie vacanze, mentre il 22% le trascorre nel nostro Paese.
I Belgi sono il popolo più esterofilo, e quasi un lavoratore su due di quel Paese (il 47%) trascorre le sue ferie oltreconfine, così come avviene per gli inglesi (46% dei lavoratori). Pochissimi i lavoratori spagnoli (13%), americani (11%), australiani (11%) e - a sorpresa - anche i giapponesi (4%), che trascorrono le loro ferie all'estero.

Dai dati risulta poi che il 65% degli italiani che sono andati in vacanza lo hanno fatto in compagnia del partner, mentre circa il 25% ha scelto gli amici. Il 16% dei pensionati va in vacanza con i nipoti, probabilmente aiutando così i figli-genitori che lavorano e che non possono occuparsi dei propri figli durante i lunghi mesi estivi.

I risultati dell'indagine non dicono però quali siano i reali motivi che fanno degli italiani un popolo di stakanovisti. La noiosissima crisi economica, l'ancora più noioso caro-vita hanno infuso negli italiani l'esigenza di lavorare di più, nel tentativo di guadagnare di più. Questo determina anche la ''scelta'' dei luoghi che i nostri connazionali fanno quando riescono a prendersi le vacanze. Semplice come il 2+2 fa 4, le vacanze all'interno del proprio territorio nazionale equivalgono (è pure vero che non è sempre così) ad una minore spesa.
Insomma, non è male sentirsi dire: ''Italiano? Grande lavoratore!'', ma se solo ce lo potessimo permettere, forse lasceremo volentieri questa gratificante nomea a qualche altro popolo.