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Italiani nel mirino dei sequestratori venezuelani. L'ultima vittima, liberata stamane, una siciliana

01 febbraio 2008

Giuseppina Farruggio Cardozo, una 33enne con la doppia nazionalità venezuelana e italiana, figlia di un emigrante siciliano trasferitosi molti anni fa in Venezuela da Naro (AG), ed è attiva con l'incarico di vicepresidente nell'impresa di carni del marito (la Disprocar), mercoledì scorso è stata rapita nel parcheggio dell'edificio in cui abita a Maracaibo (Stato di Zulia) da quattro uomini che l'hanno afferrata per le braccia e l'hanno fatta salire su un auto con cui si sono allontanati a grande velocità. Poche ore dopo il sequestro, i rapitori si sono messi in contatto con i familiari esigendo una imprecisata, ma importante, somma di denaro per liberarla.

La Farruggio è stata liberata stamani dalla polizia municipale della città venezuelana. La liberazione - hanno detto fonti diplomatiche locali - è avvenuta dopo un conflitto a fuoco con i sequestratori, due dei quali sono morti. Un terzo rapitore è stato arrestato ed è attualmente interrogato dalle autorità, hanno aggiunto le stesse fonti.
Dalla polizia locale si è appreso d'altra arte che la donna è stata visitata da un medico che l'ha trovata in ottime condizioni.

Farruggio Cardozo è il quarto cittadino italiano o di origini italiane sequestrato nell'ultimo anno in Venezuela. La scorsa settimana, sempre a Maracaibo, è stato rapito Fabio Zaccagnini, figlio di un imprenditore italiano operante da anni nello stato venezuelano di Zulia. Il giovane, ingegnere civile di 23 anni, è stato bloccato da un commando armato composto da quattro persone, davanti alla sede dell'impresa di proprietà della famiglia, la Emedos (M2).
Ancora non è chiaro se i rapitori abbiano contattato la famiglia per chiedere un riscatto. L'unità di crisi della Farnesina sta seguendo la vicenda ed è in stretto contatto con i familiari.

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01 febbraio 2008
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