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Italiani popolo di eroi, di navigatori, di poeti... ma non di lettori. Quando l'italiano legge in vacanza

Gli italiani leggono poco e solo in vacanza

13 agosto 2005

Italiani, popolo di eroi, di navigatori, di santi e di poeti... ma non di lettori. In Italia, ancora oggi, sono in tanti a dilettarsi con l'arte della penna. Fra poesie, racconti e diari, gli italiani sembra non vogliano dimenticare essere figli di Dante e di Petrarca, di Pirandello e Svevo. Peccato che non altrettanti si dilettino a leggere le opere altrui, così che i padri letterari poco fa elencati rimangono solo nomi da ricordare per giustificare l'improvvisa favella che fa prendere in mano la penna e scrivere.
Le scuse per non leggere poi sono sempre le stesse: prima su tutte la mancanza di tempo. Forse per questo l'unico periodo nel quale gli italiani poggiano gli occhi (e si spera pure il cervello) su di un libro diventa quello delle vacanze estive.
Secondo l'indagine ''La percezione della lettura da parte degli italiani, tra librerie, mode e supermarket'' realizzata da Eta Meta Research, 6 italiani su 10, infatti, si dedicano alla lettura esclusivamente durante le ferie.
La ricerca, condotta su di un campione di 1024 italiani tra i 18 e i 65 anni, rivela che appena il 40% della popolazione legge almeno un libro all'anno. La pigrizia del restante 60% fa sì che l'Italia si aggiudichi gli ultimi posti nella classifica europea dei Paesi dediti alla lettura.
Vergogniamoci!

E i motivi di vergogna purtroppo non finiscono qui: secondo l'indagine, acquistiamo i libri solo per sentito dire o perché consigliati dalla tv e decidiamo di sfogliarli se in televisione non c'è proprio nulla di interessante, il che dovrebbe farci pensare che ciò significa la maggior parte delle volte, ma volete mettere l'irresistibile sensazione di fare zapping di fronte ad un televisore che emana immagini sature di niente?
E ancora, in pochi considerano un libro un bel regalo da fare o ricevere e le librerie, in genere, restano luoghi decisamente poco frequentati.
A concludere il triste quadro, un dato sui gusti più diffusi: i classici della letteratura italiana e straniera si collocano al quinto posto nel magro consumo complessivo, mentre in vetta alla classifca brillano i libri di cucina e i best seller diventati famosi dai kolossal cinematografici.  

Eh già, Italiani, popolo di cuochi e di... ignorantoni!

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13 agosto 2005
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