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Italiani troppo buoni...

Il ministro dell'Interno Maroni: ''Basta bontà saremo cattivi contro i clandestini''

03 febbraio 2009

"Per contrastare l'immigrazione clandestina non bisogna essere buonisti ma cattivi, determinati, per affermare il rigore della legge".
Il ministro degli Interni Roberto Maroni, intervenendo ad Avellino alla manifestazione "Governincontra", per replicare all'ex ministro dell'Interno Beppe Pisanu, che sul Corriere della Sera aveva accusato la Lega "di fare discorsi da osteria padana" e avvertito Berlusconi di "non subire gli slogan del Carroccio" (Leggi Corriere.it), ha spiegato quali sono gli ingredienti della sua ricetta anti-clandestini.

"Questi vengono perchè è facile arrivare e nessuno li caccia. Ma proprio per questo abbiamo deciso di cambiare musica" ha detto Maroni. E a chi lo accusa di sentimenti xenofobi e di voler uccidere la politica delle braccia aperte il ministro è tornato a replicare: "Braccia aperte sì ma a chi a diritto a stare. A chi viene per spacciare droga, trafficare in esseri umani o peggio, le porte saranno chiuse". E sul tema della sicurezza Maroni ha lanciato un appello affinchè si mettano da parte le polemiche: "Ci vuole un cambio di atteggiamento e smetterla di contrapporci. E' interesse di tutti destra e sinistra, affrontare il tema della sicurezza come un obiettivo comune".

Le parole del ministro dell'Interno sono state definite dal Partito democratico "pericolose". "Maroni ha perso la testa e rischia così di incitare all'odio anche nei confronti degli inermi. Usa delle parole che sarebbero inqualificabili se dette da qualunque persona, figuriamoci se affermate dal ministro dell'Interno". "Per affermare il rigore della legge non bisogna essere né buoni né cattivi, bisogna esser seri dando alle forze dell'ordine gli strumenti necessari e cessando la propaganda - ha detto il portavoce del Pd Andrea Orlando -. Di questi giorni in cui la cattiveria non manca, dal ministro Maroni ci aspettiamo più misura nell'utilizzo di parole che possono essere pericolose".
Il ministro Maroni ha replicato al Pd in maniera lapidaria: "Polemiche che mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro". [Informazioni tratte da Repubblica.it, Corriere.it]

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03 febbraio 2009
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