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Itinerario Hotel Garzia - Castelvetrano / Grotta di Santa Ninfa / Monte Cofano / Saline di Trapani - Mothia

13 luglio 2006

Castelvetrano
L'origine di Castelvetrano risalirebbe alle antiche popolazioni sicane di Legum e successivamente alle colonie dei cosiddetti veterani selinuntini destinati alla custodia delle derrate (da cui l'antico nome ''castrum veteranorum'').
L'esistenza della città è documentata però soltanto a partire dal dominio angioino. E' nel 1299 che Castelvetrano viene concessa ai Tagliavia futuri principi della città, il cui cognome si muterà nel tempo in Aragona e Pignatelli tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, Castelvetrano divenne ''la capitale'' dei possedimenti dei Tagliavia-Aragona, arricchendosi di numerose opere d'arte.
Nel 1522 Carlo V, elevò la città a contea; nel 1564 Filippo II la eresse a principato. Nel 1600 si verificarono carestie e pestilenze, mentre la ripresa ebbe luogo nel secondo '700.
Una tappa fondamentale è il centro storico, di interesse artistico ed urbanistico. Tre piazze contigue (Garibaldi, Umberto I e Principe di Piemonte), costituiscono il nucleo generatore dal quale prese avvio lo sviluppo urbano.
A pochi passi da piazza Garibaldi la Chiesa del Purgatorio eretta nel 1642 sulla traccia di una vecchia struttura sacra, ed accanto il Teatro. Altro fiore all'occhiello del patrimonio monumentale locale è la chiesa di San Domenico, in piazza Regina Margherita; di fianco, il Convento con il bel Chiostro.
La planimetria della città mostra un aspetto peculiare: sono stati contati circa 160 cortili. Merita un'accurata visita, a tre chilometri da Castelvetrano, la chiesa della Trinità di Delia. Costruzione arabo-normanna del XII secolo, restaurata nell'Ottocento dal Patricolo, si affaccia sull'omonimo lago artificiale.
Mete turistiche infine, le frazioni di Marinella di Selinunte, borgata marinara che circonda il sito archeologico, e Triscina di Selinunte, l'altra località balneare della città.

La Grotta di Santa Ninfa
La riserva naturale integrale ''Grotta di Santa Ninfa'' è un ''paesaggio unico in tutta Italia''. Legambiente è l'ente gestore che si preoccupa di proteggere l'area. Il turista che visiterà il posto resterà affascinato non solo dalla flora ma anche dalla suggestiva necropoli sicana. La riserva è una piccola area naturale protetta, caratterizzata da un interessante paesaggio carsico, ricco di valli, grotte, e doline.
Cos'è il carsismo - La superficie terrestre è soggetta a lente e continue modificazioni causate sia dall'uomo che dagli agenti atmosferici. Il vento, il sole e l'acqua, in particolare quest'ultima, esercitano erosione sulle rocce, provocando la dissoluzione di alcuni particolari tipi di rocce. Tale processo prende il nome di carsismo. Le rocce soggette a questo fenomeno carsico sono quelle ''evaporitiche'' e quelle ''carbonatiche'', entrambe diffuse sul territorio siciliano. Il paesaggio carsico si presenta con rocce di diverse forme.
Poiché l'acqua s'infiltra nel sottosuolo attraverso le fratture, la dissoluzione delle rocce si estende fino in profondità dando vita a paesaggi fiabeschi. All'interno della cavità, quindi la Grotta, troviamo un ambiente di grande interesse speleologico per la presenza di un complesso sistema di gallerie, colate, stalattiti e infiorescenze alle pareti.
Tra la fauna sono presenti: il Riccio, il Coniglio, l'Istrice, la Donnola, la Volpe; tra gli uccelli: la Poiana, l'Usignolo e i coloratissimi Gruccioni. Inoltre troviamo interessante all'interno della grotta,la presenza di fauna cavernicola, adattata a vivere in assenza di luce con elevato tasso di umidità.

Monte Cofano
Un'altra ful-immersion nella natura è stata un'escursione a ''Monte Cofano'', in prossimità della provincia di Trapani. Il rilievo costituisce uno dei paesaggi più suggestivi della provincia, con le sue forme aspre.
Ricca è la flora che riveste le pendici del rilievo montuoso, mentre la fauna è notevole per la presenza di diverse specie di uccelli marini, ormai rari nel resto della Sicilia. Il promontorio del Monte Cofano costituisce uno dei maggiori centri di interesse naturalistico-ambientale in Sicilia, centinaia sono le specie di piante. Il paesaggio vegetale è costituito da praterie ad Ampelodesma intervallata da qualche residuo di macchia mediterranea.
L'abbondanza di specie migratrici, che durante la primavera ed all'inizio dell'autunno transitano negli ambienti della riserva, costituiscono interessanti e divertenti escursioni di birdwatching.
La riserva inoltre conserva tutt'oggi numerosi reperti preistorici e testimonianze delle due torri di avvistamento: la Torre di S. Giovanni e la Torre della Tonnara. Interessanti da visitare sono i resti di un antico stabilimento per la lavorazione del pesce.

Saline di Trapani - Mothia
Visitando le ''Saline di Trapani'' è impossibile non rimanere esterefatti dalla splendida visione dei mulini. Un percorso suggestivo saturo del profumo del mare. Le saline rappresentano un esempio di connubio perfetto tra le attività produttive e la tutela del territorio, tra l'arte della coltivazione del sale e la vita del prezioso patrimonio naturale che esse ospitano.
La riserva naturale orientata è stata istituita dalla Regione Sicilia nel 1995 ed affidata in gestione al Wwf Italia.
È una delle ultime zone umide della Sicilia occidentale, ricca di particolari specie botaniche e faunistiche, con un notevole patrimonio storico-culturale. Interessante è sapere come avviene la coltura e la raccolta del sale. Gli attrezzi usati oggi nella raccolta sono gli stessi del passato, e chi volesse ammirarli può farlo non solo durante i mesi della produzione ma anche presso il Museo del Sale.
Splendidi alla nostra vista, i fenicotteri, le garzette, gli aironi rossi, i falchi pescatori, i cavalieri d'Italia, i gabbiani rosei che si alternano nelle diverse vasche. Qui, solo alle saline, è presente una piccola farfalla che in quanto priva di ali impedisce la sua diffusione nazionale.

La visita può continuare, traghettando da ''Spagnola'' per raggiungere ''l'Imbarcadero'' a Mothia, una piccola isola al centro di un tratto di mare, detto ''Stagnone''. L'acqua del mare di questo posto arriva per ''risulta'', è alta circa 70/80 cm. l'acqua è un oasi naturalistica protetta. In questo grande stagno d'acqua si trovano delle isole dette ''piatte'' (Isola Longa, di Scola, Altavilla, Santa Maria e Mothia) coperte completamente di verde. Il sito archeologico risiede nel comune di Marsala.
Mothia, è tra queste la più importante, con il suo piccolo e prezioso museo dove sono conservati molti reperti di grande importanza (questi appartengono alla fondazione Whitaker). In quest'isola veniva prodotte le tipiche bottiglie fenicie con il collo a forma di fungo. La ricca famiglia inglese finanziò gli scavi perché amante dell'archeologia, diventandone in seguito proprietaria.
Diodoro Siculo descrivendola, parlava di splendide residenze e palazzi lussuosi pavimentati con eleganti mosaici.

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13 luglio 2006
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