...Frontiera, non come territorio ai margini, ma come la parte situata di fronte...Cinema di Frontiera non cinema di periferia, cascame di un cinema dominante, centripeto, che si difende; bensì un cinema che si interroga, che guarda all'altro da sé,aperto al nuovo. Un Cinema che sia punta avanzata verso l'esterno, avamposto e non retroguardia. Cinema di Frontiera inteso nel suo valore simbolico, oltre che geografico nell'accezione più ampia del termine.Frontiere territoriali, culturali, ma anche dell'anima e dei linguaggi; punto d'incontro tra passato, presente e fututro. Frontiera non come limite, confine, ma finestra sull'universo, sugli universi circostanti e opposti.Cinema interculturale che cerca i caratteri congiungenti tra i popoli più che quelli divisori.
E' questo il Cinema di Frontiera...
Ritorna a
Marzamemi (SR) il
"Festival Internazionale del Cinema di Frontiera" giunto alla sua nona edizione e che si svolgerà fino al 26 luglio. Durante l'intera settimana, dalle 19.00 alle 3.00 di notte, verranno proiettati film e cortometraggi che avranno come filo conduttore la multietnicità, con pellicole dalla Spagna, ma anche dall'Iran e dall'Iraq.
"Marzamemi - spiega il direttore artistico del Festival, Nello Correale - è il luogo più adatto per questa manifestazione, perché rappresenta un luogo di frontiera, ai confini dell'Europa, bensì luogo centrale del Mediterraneo da cui parte un' iniziativa multiculturale come questa".
Tra i film che verranno proiettati
"Tulpan" di
Sergey Dvortzevoy del
Kazakhstan, mercoledì 22 luglio,
"Teza" di
Halille Gerima dall'
Etiopia, giovedì 23,
"Tutta colpa di Giuda" di
Davide Ferrario e
"Terra Madre" di
Ermanno Olmi, venerdì 24,
"La vita segreta delle api" di
Prince-Bythewood il 25 luglio. Ci sarà anche una vera e propria
notte bianca cinematografica,
"Notte a Teheran", durante la quale saranno proiettati sei film documentari provenienti dall'Iran e dall'Iraq nella grande piazza di Marzamemi, e che terminerà all'alba con un concerto.
Il ritratto d'artista sarà dedicato al cineasta polacco Marcel Losinskj e il suo cinema, mentre l'omaggio quest'anno va al maestro del cinema italiano Antonio Pietrangeli con il film "Io la conoscevo bene" con Stefania Sandrelli.
Ospiti del festival un gruppo di 5 giovani registi di Los Angeles, Tunisia e Spagna nell'ambito di un progetto di scambio culturale e di incontro con giovani autori italiani che si tradurrà in un workshop.
Verrà proiettato anche il film 'Sud' di Gabriele Salvatores, pellicola girata a Marzamemi, ma che la gente del posto non ha visto perché mancava il cinema. Dunque sarà una sorta di anteprima assoluta. A concludere il festival domenica 26 la notte bianca con film e musica.