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Kinsey

La storia dell'uomo che fotografò l'america puritana dalla cintola in giù... togliendole anche la foglia di fico

18 marzo 2005






KINSEY

di Bill Condon

Quando la sua prima ricerca sul comportamento sessuale maschile fu pubblicata nel 1947, la stragrande maggioranza della popolazione era convinta che la masturbazione portasse alla cecità o alla pazzia, che l'omosessualità era una deviazione molto rara, che la maggioranza dei rapporti sessuali si consumavano all'interno del matrimonio, e che la posizione quasi universalmente praticata era quella del 'missionario'.
In quell'America bigotta Kinsey diede alle stampe il risultato di dieci anni di studi e di interviste sui comportamenti sessuali in cui si scopriva che: tutte le persone praticavano più o meno regolarmente la masturbazione, il 37 % degli uomini aveva avuto almeno una volta un'esperienza omosessuale, il 26% delle donne sposate e il 50% degli uomini sposati aveva avuto almeno una relazione extraconiugale, e le posizioni che venivano usate erano le più varie.
La cosa più inquietante è che i suoi detrattori insistono, ancora oggi, che è stata la sua 'dottrina' a inquinare le sane abitudini del popolo americano, senza accettare che il comportamento che lui descriveva era già una realtà. Ci sono state molte altre controversie sui suoi metodi e sulle sue statistiche, ma gli studi successivi hanno sempre sostanzialmente confermato le sue scoperte. La depenalizzazione dell'omosessualità fu uno dei primi risultati concreti del suo lavoro, sebbene ci siano ancora, a distanza di circa 60 anni, resistenze fortissime sulle sue ricerche e sulla sua figura. E non c'è da meravigliarsi granché, se si pensa, ad esempio, che ancora oggi in 9 Stati americani il sesso orale, anche all'interno del matrimonio, è illegale, e perseguito penalmente.
Che Kinsey (Liam Neeson) fosse un uomo fuori dal comune lo capì per prima una studentessa di biologia che sarebbe poi diventata sua compagna di vita: Clara McMillen (Laura Linney). La prima notte di nozze erano entrambi alla prima esperienza sessuale, e comprensibilmente confusi su che cosa andava fatto. Successivamente, da buoni scienziati, pensarono bene di affrontare il problema scientificamente. Per dedicarsi poi all'educazione sessuale in ambito accademico e intraprendere una ricerca sui segreti più privati dell'intera nazione. Bisessuale, più attento a osservare i comportamenti che a individuarne le cause, Kinsey si lasciò prendere la mano dalle sue ricerche, incoraggiando i propri collaboratori ad avere 'scientifiche' esperienze sessuali tra di loro.


Distribuzione Fox
Durata 118'
Regia Bill Condon
Con Liam Neeson, Laura Linney, Peter Sarsgaard, Chris O'Donnell, Timothy Hutton
Genere Biografico


L'attacco degli ultraconservatori

Dopo circa 60 anni Kinsey fa ancora paura  all'america puritana e ultraconservatrice, che si è mobilitata per boicottare il film.
"Se avete a cuore il bene dei vostri bambini non andate a vedere il film", così la sessuologa Laura Schlessinger dai microfoni di una radio statunitense. Ma la nemica n.1 di Kinsey (che dall'oltretomba non può difendersi) è la biografa Judith Reisman, citatissima dalla destra cristiana, che lo accusa di pedofilia: "basta chiedersi: come ha fatto a sostenere che un bambino di 4 anni ha avuto 26 orgasmi in 24 ore? Kinsey chiama scienza quel che dovrebbe essere chiamato stupro". La Reisman, inoltre, voleva comprare un'intera pagina di Variety per boicottare il film: Variety ha respinto l'inserzione. E ancora, in una chat room: "Kinsey è un pervertito che fa sembrare Michael Jackson un boy scout".

La replica di Liam Neeson, New York Times e degli scienziati
"Gli Stati Uniti sono un paese schizofrenico: da un lato trasmettono Sex and the city e reality con 4 gay che danno consigli agli etero, poi fa scandalo la tetta di Janet Jackson e il matrimonio gay. La vita di Kinsey è stato uno studio sulla tolleranza", Liam Neeson.
Da un'inchiesta del New York Times: "La nazione che ha inventato il viagra è ancora a disagio a esplorare argomenti come il desiderio e l'eccitazione sessuale anche quando le ricerche sono indispensabili ai fini della salute pubblica".
Gilbert Herdt, ricercatore del National Sexuality Research Center (Università di San Francisco): "Sono nel campo da 30 anni e il livello d'intimidazione e di paura è più alto oggi di quando ho cominciato. I risultati elettorali hanno provocato un'intrusione maggiore dell'ideologia nella scienza".

- PRESENTATO IN ANTEPRIMA AL FESTIVAL DI TORONTO (2004) - LAURA LINNEY CANDIDATA ALL'OSCAR 2005 COME MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

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18 marzo 2005
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