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Kirikù e gli animali selvaggi

Ritorna il piccolo eroe dell'Africa nera, per raccontare un'altra bellissima leggenda africana piena di magia

21 dicembre 2005

Noi vi consigliamo...
KIRIKU' E GLI ANIMALI SELVAGGI
di Michel Ocelot e Bénédicte Galup
 
La storia di Kirikù, che si è confrontato da piccolo con la terribile strega Karabà che teneva in scacco il suo villaggio e faceva vivere tutti nel terrore, lascia in sospeso molti avvenimenti della sua infanzia. Così il suo nobile nonno con un racconto, decide di svelare i piccoli segreti del suo nipotino e ci trasporta con un minuscolo e indifeso Kirikù, alle prese con un giardiniere, un vasaio, un dottore, e un grande pericolo.
Il nostro piccolo eroe dovrà trovare dentro di sé tutto il coraggio, la scaltrezza la generosità necessarie per poter trionfare contro il male...

''Kirikù e gli animali selvaggi'' è il sequel del cult d'animazione ''Kirikù e la strega Karabà'' (1999), uno dei più raffinati lungometraggi animati degli ultimi anni. La storia di un piccolo eroe dell'Africa nera, che con le sue gesta, ispirate a leggende e storie della tradizione orale africana, racconta quel mondo affascinante, nella sua quotidianità, nei suoi valori e nei suoi straordinari paesaggi. Il regista e scrittore Michel Ocelot, autore tra l'altro del bellissmo volume dedicato a Kirikù, ricorda, divertito, come Kirikù gli abbia in un certo senso preso il sopravvento: "Non avevo intenzione di realizzare un "Kirikù II", ma il mio piccolo eroe ha semplicemente imposto la sua presenza, senza chiedere la mia opinione. Fa uno strano effetto, per un autore e regista come me, sentirsi quasi sopraffatti da una propria creatura e al tempo stesso poter andare indietro nel tempo, e ricominciare da capo, come se fosse la prima volta, è un'esperienza straordinaria che purtroppo non capita nella vita vera".

Les Armateurs
La Società creata nel 1994 da Didier Brunner, è diventata una specie di monumento nazionale oltralpe, come una delle più raffinate e premiate (anche dal pubblico) produzioni europee di lungometraggi d'animazione. Oltre ai due Kirikù di Ocelot, Les Armateurs ha prodotto anche ''Appuntamento a Belleville'' di Chomet.


Distribuzione Mikado
Durata 96'
Regia Michel Ocelot, Bénédicte Galup
Genere Animazione


Michel Ocelot: 'Racconto il mio Kirikù con l'Africa nel cuore'
di Arianna Finos (Kataweb Cinema)
Il primo cartone animato della serie, 'Kiriku e la strega Karabà', è diventato un classico in tutto il mondo con la sua affascinante ed esotica ambientazione africana e il suo piccolo protagonista, il bambino coraggioso Kirikù. Abbiamo incontrato il regista, che al festival di Cannes è stato acclamato come una star dai bambini al gran teatro Lumiére.
L'intervista al regista Michel Ocelot

È stato acclamato dai bambini come una star. Come spiega questo successo con i più piccoli?
''Ci sono cose inesplicabili, Kirikù ha toccato profondamente le persone. Ero pronto al successo come al fallimento ma non mi aspettavo che questo film arrivasse al pubblico in maniera così profonda, soprattutto a quello così giovane, da un anno e mezzo fino alla vecchiaia. Credo che l'innocenza del personaggio tocchi la parte innocente che c'è in tutti noi.''

L'innocenza e il coraggio che ai bambini non si insegnano più, piuttosto gli si insegna la prudenza
''E' vero, il coraggio è quello che si chiede solitamente agli eroi. Kirikù è coraggioso anche se ha paura, nonostante la paura va lo stesso, questo è il coraggio: avere paura ma sfidarla.''

Lei ha trascorso l'infanzia in Africa. Come è nato il desiderio di raccontare una fiaba africana?
''Ci sono molti motivi che mi hanno portato a fare un film in Africa, prima di tutto il fatto che non si erano mai fatti film d'animazione in Africa che parlassero di africani. Della mia infanzia nel Paese ho ricordi veramente belli, di benessere. Poi ho trovato questa storia meravigliosa di una madre e un figlio, una favola assolutamente africana. Non avrei mai osato raccontare una storia così senza metterci l'Africa e la favola africana.''

La canzone principale del film, anche del primo 'Kirikù', è di Youssou N'Dour. Com'è la vostra collaborazione?
''Volevo che la musica venisse dall'Africa perché la musica moderna viene da lì, è un dono che l'Africa ha fatto al mondo. Poi ho potuto realizzare il resto della colonna sonora anche con Manu Dibango, che è un musicista africano che vive a Parigi come me e abbiamo lavorato bene insieme. Vedrete ci sarà moltissima musica anche in 'Kirikù e le bestie feroci'.''

Evento speciale al 58mo Festival di Cannes (2005)

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21 dicembre 2005
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