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L'accesso all'acqua è un diritto umano

Un voto storico: le Nazioni Unite hanno dichiarato l'accesso all'acqua pulita un diritto umano

29 luglio 2010

Le Nazioni Unite hanno dichiarato l'accesso all'acqua pulita un diritto umano. Ieri è stata infatti approvata dall'Assemblea Generale dell'Onu la risoluzione, presentata dalla Bolivia con il sostegno di altri 33 paesi, che proponeva di inserire nella Dichiarazione dei diritti umani l'accesso all'acqua. Anche se la risoluzione non ha carattere vincolante, l'inserimento nella dichiarazione dei diritti umani viene considerato un passo importante per affrontare la questione sempre più urgente della mancanza di risorse idriche sufficienti per centinaia di milioni di persone nel nostro pianeta. Nella risoluzione, infatti, si esprime la profonda preoccupazione per gli 884 milioni persone che non hanno accesso ad acqua potabile e per l'oltre 2,6 miliardi di persone che non hanno servizi igienico-sanitari di base. E si lancia l'allarme per il milione e mezzo di bambini sotto i cinque anni che muoiono ogni anno per malattie provocate da queste condizioni, con 443 milioni di giorni scolastici che vengono persi da altri bambini.

La risoluzione, dopo più di 15 anni di dibattiti, è passata con il voto a favore di 122 Paesi, nessun contrario e 41 astensioni. Nel testo si afferma che "l'accesso a un'acqua potabile pulita e di qualità, e a installazioni sanitarie di base, è un diritto dell'uomo, indispensabile per il godimento pieno del diritto alla vita". E si invitano gli Stati e le organizzazioni internazionali ad adoperarsi per fornire aiuti finanziari e tecnologici ai Paesi in via di sviluppo, esortandoli ad "aumentare gli sforzi affinché tutti nel mondo abbiano accesso all'acqua pulita e a installazioni mediche di base".

Fra le nazioni che si sono astenute gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito, l'Australia: a loro parere la risoluzione potrebbe minare l'iter in corso a Ginevra presso il Consiglio dei diritti umani per costruire un consenso sui diritti legati all'acqua.

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29 luglio 2010
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