L'acqua in Sicilia...
Tra acque minerali e anomalie del servizio idrico. In prima linea il Movimento 5 Stelle
"Acque minerali in Sicilia, troppe le incongruenze tra le previsioni di entrata e gli effettivi introiti registrati". Così scatta l’interrogazione del Movimento cinque stelle all’Ars. Negli ultimi tre anni, i gestori hanno previsto entrate per la Regione siciliana di circa due milioni e mezzo di euro mentre, in realtà, sono stati registrati introiti di poche centinaia di migliaia di euro. "Chiediamo chiarimenti - affermano i deputati M5s -, ricordando sempre che l'acqua di cui usufruiscono le aziende in questione è pur sempre un bene pubblico".
"I conti, certamente, non tornano; - afferma la deputata Cinquestelle Claudia La Rocca, prima firmataria dell’atto parlamentare - nello scorso triennio (2010-2012) la previsione di entrata annuale era pari a 900 mila euro; di contro, le entrate effettive registrate sono state, rispettivamente, di 480 mila, 291 mila e 279 mila euro l’anno". "Un gambero, probabilmente - aggiunge la parlamentare all’Ars - avrebbe fatto qualche passo avanti in più".
"Una vera e propria beffa - conclude La Rocca - aggravata da fatto che meno di un anno fa, nella legge di stabilità del 2013, fu previsto l’aumento dei canoni di gestione per l’estrazione di acqua minerale e, ciononostante, le entrate si sono ridotte ancor di più rispetto agli anni precedenti, per un importo pari a 267 mila euro".
Parlando sempre di acqua siciliana, il M5S ha rilevato delle anomalie nella gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento.
"Il dipartimento regionale Acqua e rifiuti verificherà la regolarità delle prassi utilizzate da Girgenti acque Spa relative la gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento". Questo l’impegno preso nei giorni scorsi al dirigente di dipartimento Marco Lupo, in commissione Ambiente e territorio all’Ars, a seguito della risoluzione presentata dal deputato M5s Matteo Mangiacavallo.
"Sono previste verifiche dei calcoli sui costi del servizio - ha spiegato Mangiacavallo - dei bilanci economico-finanziari e di tutte le variabili che hanno determinato il vertiginoso aumento delle stesse tariffe; nonché, la verifica delle motivazioni che hanno spinto il gestore Girgenti a interrompere la fornitura dell’acqua alle famiglie morose". "Ribadiamo che l’acqua - ha concluso il deputato Cinquestelle - è un diritto fondamentale, irrinunciabile ed inviolabile dell’individuo e per nessuna ragione dovrebbe essere negato".