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L'acqua...

Accordo Amap Regione. Vicini ad una nuova società pubblica per la gestione idrica nel Palermitano

14 marzo 2015

Manca l'ultimo tassello per chiudere l'accordo fra Regione, enti locali e Amap per la nascita del primo soggetto pubblico per la gestione integrata del servizio idrico. Entro martedì Ato e Amap potrebbero firmare l'affidamento in house.
Per consentire il ritorno alla normalità del servizio nei 42 comuni della provincia palermitana, i tecnici di palazzo d'Orleans, della municipalizzata di via Volturno e degli enti locali devono trovare lo spiraglio normativo per poter utilizzare immediatamente i 6,4 milioni di euro che la Regione ha già pronti e disponibili per tamponare l'emergenza creata dal fallimento di Aps.

"Non possiamo dare direttamente ad Amap le risorse - chiarisce l'assessore regionale all'Energia Vania Contrafatto - La normativa ci impone di darle agli enti locali che poi possono girarle ad Amap tramite l'Ato. Se questi soldi vengono destinati ad interventi strutturali non dovranno essere restituiti. Se invece servono alla gestione, i comuni dovranno ridarli alla Regione, ma potranno farlo in vent'anni. Stiamo parlando di cifre relativamente basse".
E proprio sulla clausola di restituzione, inserita nella delibera di giunta, nasce il vero problema di queste ultime settimane. Se i comuni utilizzeranno i soldi per entrare nel capitale Amap non dovranno rimborsare la Regione, ma allo stesso tempo una ricapitalizzazione per Amap significa non avere subito a disposizione le risorse per pagare gli stipendi di 202 lavoratori, l'energia elettrica, i mezzi e le prime minime manutenzioni necessarie ad avviare il servizio.

"Già dovevano essere otto i milioni, ora sono 6,4 - sottolinea il presidente Amap Maria Prestigiacomo - Abbiamo chiesto che questi soldi non fossero un anticipo da restituire ma un contributo di start up. Nel primo anno avremo minimo cinque milioni di perdite per mandare a regime il servizio".
La nota positiva arriva dal decreto Sblocca Italia che garantisce alle società in house di diventare a titolo definitivo il soggetto unico di gestione.

I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal vigilano su tutti i passaggi della delicata vicenda: "Attendiamo che Amap ed Ato si incontrino insieme alla curatela per sottoscrivere la consegna delle reti, la cessione del contratto d'affitto e il passaggio dei 202 lavoratori. Fin quando tutti i passaggi non saranno completati non possiamo quindi  abbassare la guardia". [Informazioni tratte dall’articolo di Francesco Patanè - Repubblica/Palermo.it]

L'incarico all'AMAP avrà validità e durata sino al 30 di aprile 2015 data entro la quale i vari comuni dovranno definire il rapporto che li legherà all'Azienda palermitana che gestisce le risorse idriche. Scongiurata quindi una situazione che negli ultimi giorni stava diventando drammatica, e garantita la prosecuzione del rapporto di lavoro con i 202 addetti, operai, tecnici e impiegati provenienti da APS.

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14 marzo 2015
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