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L'Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato la vendita del Ritalin, il discusso farmaco per l'iperattività dei bimbi

10 marzo 2007

Come annunciato (leggi) è stata autorizzata anche in Italia la vendita del Ritalin e dello Strattera, farmaci indicati nel trattamento della sindrome da deficit di attenzione e iperattività, meglio conosciuta come ADHD, usato nei bambini. L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha infatti approvato il commercio di nuove entità chimiche comprendenti le molecole dello Strattera (atomoxetina) e del Ritalin (metilfenidato), in integrazione al supporto psico-comportamentale, pur precisando una serie di condizioni.
''Al fine di garantire un uso appropriato, sicuro e controllato del Ritalin e dello Strattera - spiega un comunicato - e l'impiego esclusivo nei pazienti affetti da ADHD, sono state individuate procedure che vincolano la prescrizione del farmaco ad una diagnosi differenziale e ad un Piano terapeutico definiti da Centri di riferimento di neuropsichiatria infantile appositamente individuati dalle Regioni; impongono controlli periodici per la verifica dell'efficacia e della tollerabilità del farmaco; richiedono l'inserimento dei dati presenti nei Piani terapeutici in un Registro nazionale appositamente istituito presso l'Istituto Superiore di Sanità, con garanzia di anonimato, al fine di consentire il monitoraggio e il follow up della terapia farmacologica''.

''In questo modo - prosegue la nota - è stata garantita la disponibilità del farmaco soltanto ai casi di reale necessità evitando gli usi impropri verificatisi in altri Paesi. In ogni caso l'Agenzia Italiana del Farmaco elaborerà un Rapporto annuale, sulla base dei dati del monitoraggio e del Registro, finalizzato alla valutazione complessiva del problema e delle eventuali altre misure da adottare''. ''Lo Strattera - spiega ancora l'AIFA - è stato registrato contemporaneamente in tutti i Paesi della Comunità Europea con procedura di mutuo riconoscimento che non consente alcuna discrezionalità autorizzativa né parte dell'AIFA né di qualsiasi altro paese membro''.

Un primo commento a caldo è arrivato da Franco Nardocci, presidente della Società italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, che esorta tutti a evitare battaglie ideologiche sugli psicofarmaci ai bambini. No quindi a barricate tra ''il partito di chi si arroga la difesa dei diritti dei bambini tout-court, e quindi è contro gli psicofarmaci in pediatria, e chi invece pensa che i farmaci siano la panacea per tutti i mali''. ''E' giusto invece - ha spiegato - salvaguardare i diritti di chi ha veramente bisogno di questo farmaco che, va detto, non è indicato per tutti i bambini o gli adolescenti con Adhd''.
Secondo Nardocci, per evitare le distorsioni che si sono verificate in Usa, con un'impennata dei consumi degli psicofarmaci compresi quelli dedicati all'infanzia e all'adolescenza, ''non tutti i medici devono poter prescrivere il Ritalin. Bisogna però anche ricordarsi - ha infine aggiunto - che ci sono bimbi malati, che non sono solo vivaci, ma che hanno bisogno di cure''.

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10 marzo 2007
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