L'Aifa vieta l'uso del vaccino AstraZeneca in tutta Italia
La decisione dell'Agenzia italiana del farmaco in via del tutto prrecauzionale. Anche Francia e Germania sospendono le vaccinazioni
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L'Agenzia italiana del farmaco ha preso una decisione: "In via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell'Ema" è vietata la somministrazione del vaccino di AstraZeneca contro il Covid-19 in tutta Italia.
Si tratta di una decisione, come spiega l'Aifa, che è stata presa in linea con simili provvedimenti adottati da altri Paese europei. L'agenzia comunque assicura che ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. In coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, l'Aifa fa sapere che "valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione". Inoltre, l'agenzia del farmaco "renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose".
Nel frattempo, anche la Germania e la Francia hanno deciso di sospendere la somministrazione del vaccino di AstraZeneca. In Francia, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato la sospensione temporanea fino a domani, in attesa del parere dell'Ema. In Germania, che nei giorni scorsi aveva criticato lo stop in Danimarca e in Finlandia, il governo ha annunciato di voler seguire l'indicazione del Paul Ehrlich Institut che in via precauzionale consiglia "ulteriori approfondimenti" in relazione ai nuovi casi di trombosi che si sono verificati.
Nel Regno Unito invece, le verifiche aggiornate forniscono "prove molto rassicuranti" sui vaccini antiCovid prodotti da AstraZeneca (già somministrati sull'isola ad oltre 11 milioni di persone) e confermano che non vi è "un aumento di casi di trombi sanguigni" fra coloro che lo hanno ricevuto. A dirlo alla Bbc è stato il professor Andrew Pollard, responsabile in seno all'università di Oxford del progetto di ricerca da cui il vaccino AstraZeneca è nato. I dati, ha notato Pollard, riguardano la Gran Bretagna, cioè "il Paese che ha finora somministrato la maggior delle dosi (di questo antidoto) in Europa". [Informazioni tratte da OPEN e ANSA]