L'Airbus fuori pista a Palermo forse per una lite tra piloti...
La compagnia ha sempre sostenuto che a provocare l'incidente era stato il vento, ma ora spunta l'ipotesi dell'errore umano
Il diverbio nella cabina di pilotaggio, con il comandante che riprende il primo ufficiale. E l'angolo di discesa del velivolo che secondo la strumentazione di bordo e gli strumenti di terra risultò essere troppo basso. Sono questi i nuovi elementi emersi dall'esame della scatola nera dell'airbus A319 della Wind Jet, in volo da Roma a Palermo lo scorso 24 settembre, e che rischiò di finire in mare durante le fasi di atterraggio al "Falcone-Borsellino" (LEGGI).
La compagnia e i piloti hanno sempre sostenuto che responsabile dell'incidente era stato l'insidioso fenomeno del wind shear, l'improvviso cambiamento, in intensità e direzione, del vento. Ma adesso, nel corso dell'inchiesta, coordindata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dai sostituti Carlo Lenzi e Gaetano Paci, che hanno sentito i due piloti e otto passeggeri, viene fuori anche l'ipotesi dell'errore umano. A sostenere questa ricostruzione la registrazione del diverbio tra il capitano e il primo ufficiale. Emergono frasi che fanno pensare a una lite e a una manovra sbagliata: "Che c.... fai!". Ma soprattutto l'anomalia relativa proprio all'angolo di discesa troppo basso, con effetti possibili sull'assetto del velivolo nelle fasi d'atterraggio. I due hanno però detto che la circostanza non avrebbe interferito in alcun modo, insistendo sul wind shear. [Repubblica/Palermo.it]
- L'incidente all'aeroporto di Palermo e quel radar meteo mai installato (Guidasicilia.it, 30/09/10)