Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

L'alta tecnologia creata in Sicilia per la salvezza delle coste mediterranee colpite dal degrado

20 ottobre 2007

Sistemi di telerilevamento antiabusivismo, tecnologie digitali per la ricostruzione di siti antichi, webcam sottomarine per sorvegliare relitti e creare musei sotto il mare: sono le tecnologie messe a punto in Sicilia per ''curare'' le coste mediterranee ferite dall'abusivismo edilizio, dai mutamenti climatici e dai ladri di reperti.
A promuoverne l'utilizzo presso i Paesi del Bacino, tramite la Rete dei 50 Musei del Mare guidata dal Museo regionale Palazzo d'Aumale di Terrasini (PA), sarà il comitato scientifico nato all'inizio di questo mese, su iniziativa della direttrice del Museo, Valeria Patrizia Li Vigni, al termine del primo seminario su ''Tutela e valorizzazione del paesaggio costiero'' organizzato con la ''Fondazione Ignazio Buttitta''.

Contro l'edificazione selvaggia e per la tutela delle coste l'Università di Palermo ha definito un sistema integrato di telerilevamento, composto da speciali satelliti e sensori di onde solari elettromagnetiche montati su aereo o a terra in Gps. Il telerilevamento è impiegato per ''scovare'' costruzioni abusive anche nascoste, per monitorare in tempo reale l'erosione delle coste e per scoprire giacimenti archeologici non visibili con gli strumenti tradizionali.
Il Dipartimento di Rappresentazione dell'ateneo palermitano, come ha spiegato il direttore Benedetto Villa, grazie a questa rete tecnologica è in grado, fra l'altro, di ottenere sofisticate elaborazioni grafiche aggiornate del territorio. Sovrapposte in digitale a precedenti rilievi aerofotogrammetrici (in questo caso il 'Volo' dell'Istituto geografico militare del 1941, quello dell'Enel del 1979 e le elaborazioni Quickbird del 2002 e del 2006) e alle cartografie esistenti, le immagini consentono di estrapolare con esattezza la mutata linea costiera e, in base a classificazioni di tipologie effettuate sui luoghi, di individuare le nuove edificazioni da segnalare ai Comuni per la verifica della loro conformità agli strumenti urbanistici.
Il modello, grazie ad un protocollo con l'Assessorato regionale ai Beni culturali, è stato sperimentato con successo nell'area di Scopello (TP), dove viene seguito costantemente lo scivolamento a mare della frana e dove sono stati individuati nuovi edifici. Quando sarà firmata la convenzione definitiva con l'Assessorato, i controlli saranno eseguiti anche sul territorio di Palermo e su altre zone ad alta densità di abusivismo e rischio degrado.

Il Soprintendente del Mare della Sicilia, Sebastiano Tusa, ha annunciato che l'Università di Los Angeles ha premiato, fra le prime dieci migliori al mondo, le webcam sottomarine create in Sicilia dalla Soprintendenza con aziende specializzate, e utilizzate sui fondali di Pantelleria per inquadrare il relitto di Agadir: la telecamera può essere spostata a piacere dai visitatori tramite Internet per variare la visuale della nave. Le webcam sottomarine sono diventate uno strumento di sorveglianza in tempo reale contro i ladri subacquei e hanno dato vita al più grande museo virtuale sottomarino al mondo. La Soprintendenza del Mare della Sicilia sta sviluppando nuove tecnologie assieme a due Fondazioni americane.

Infine, è stata inaugurata a Palazzo d'Aumale la mostra ''Dove rifrange l'onda'', che comprende 54 suggestive foto di Melo Minnella, Giuseppe Leone, Dacia Michelini e Gianpaolo La Paglia sullo stato di degrado delle coste siciliane. Resterà aperta fino al 3 novembre, dalle ore 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 17, tutti i giorni compresa la domenica mattina. [Aise]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

20 ottobre 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia