L'alta velocità in Sicilia
Il presidente Rosario Crocetta: "A gennaio accordo concluderemo per l'alta velocità in Sicilia"
"Il prossimo 21 gennaio concluderemo con il ministro Barca e con il presidente delle Fs Moretti un accordo a Roma per l'alta velocità nei collegamenti tra Messina, Catania e Palermo". Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, durante una conferenza stampa al comune di Messina tenuta nei gior ni scorsi.
"L'obiettivo - ha continuato Crocetta - dovrebbe essere non solo la costruzione del doppio binario ma anche di mettere in collegamento gli aeroporti di Catania e Palermo. In questa prima fase in cinque anni vorremo riuscire a coprire questa distanza in due ore e mezza e in 10 anni in un'ora e mezza".
"Il ponte sullo Stretto non può diventare una promessa elettorale: o ci sono o non ci sono i fondi per questa mega opera. Esito anche a schierarmi di fronte a una cosa che non c'è", ha aggiunto Crocetta. "Non c'è - ha detto ancora Crocetta - un progetto reale perché non c'è un finanziamento reale. Tra l'altro l'unico costo certo è che paghiamo la progettazione alla società Stretto di Messina, bisogna fare chiarezza e dare segnali concreti".
"Messina è una città laboriosa e bella che sembrava essere diventata negli ultimi mesi il paradosso della Sicilia. La nostra è una regione bellissima piena di possibilità produttive ma che allo stesso tempo era sul'orlo del default ma ora è un Sicilia dove si inizia a riaccendere la speranza", ha aggiunto Crocetta ricevendo i ringraziamenti del Commissario Straordinario Luigi Croce per i fondi destinati dalla Regione alla città dello Stretto che hanno permesso all'amministrazione di non dichiarare default.
"Non è stato semplice trovare per Messina le risorse quando tutto era stato prosciugato, abbiamo avuto anche forze politiche contro questo finanziamento per una città in crisi - ha aggiunto - Su questo voglio essere categorico la regione intende intervenire nelle situazioni di crisi dei comuni però è chiaro l'intervento non può essere a pioggia nè un incentivo a entrare in crisi. A Messina questo intervento viene riconosciuto perché il suo commissario è stato bravo ed efficiente, ha fatto un bilancio reale vero non gonfiato nelle entrate". "Il default di Messina secondo le agenzie di rating avrebbe trascinato tutta la Sicilia - ha concluso - e avrebbe contribuito in modo negativo sullo spread non solo siciliano ma italiano. Il danno del dissesto è stato stimato in almeno 400 mln di euro. Se ci sono responsabilità per il dissesto del comune spero vengano accertate perché non si può lasciare in queste condizioni una città e tutto rimane come prima". [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]