L'Anas dà il via libera alle grandi opere in Sicilia
Approvati tre progetti, due dei quali in Sicilia, facenti parte della ''Legge Obiettivo''
''L'Anas si presenta da protagonista della Legge Obiettivo - ha dichiarato il presidente Vincenzo Pozzi -. Prima tra tutte le società pubbliche coinvolte dalla legge, ha già finito di impegnare le risorse per approntare il relativo parco progetti. I tre progetti approvati oggi, di enorme importanza e complessità anche dal punto di vista della qualità ingegneristica, sono indirizzati a migliorare la rete infrastrutturale di regioni importanti come la Sicilia, il Molise, la Campania e il Lazio''
Le grandi opere in Sicilia
Ragusa-Catania. Il progetto approvato riguarda l'Itinerario Ragusa-Catania, e cioè l'ammodernamento a quattro corsie della Statale 514 "Di Chiaramonte" e della Statale 194 "Ragusana", nel tratto compreso fra lo svincolo con la Statale 115, in prossimità di Comiso, e il nuovo svincolo di Lentini dell'asse autostradale Catania-Siracusa attualmente in fase di gara per l'aggiudicazione dei lavori. L'opera è inserita nell'Accordo quadro Stato-Regione Sicilia (per la sola progettazione) e rientra fra le previsioni programmatiche di realizzazione delle infrastrutture strategiche, come individuate dalla delibera Cipe n. 121 del 21.12.2001 - "Legge Obiettivo". Tra le opere principali, 25 viadotti, 19 gallerie, di cui 4 artificiali, e 11 svincoli. Il tempo per l'esecuzione delle opere è stimato in 1.640 giorni.
Itinerario Gela-Agrigento-Trapani, tratto Trapani-Mazara del Vallo. Il progetto approvato riguarda i lavori di costruzione della Variante alla Statale 115 «Sud Occidentale Sicula « nel tratto Trapani-Mazara del Vallo compreso tra lo svincolo "Birgi" e il collegamento alla Statale 115 in corrispondenza di Mazara del Vallo. Il tempo per l'esecuzione è stimato in 1.460 giorni.
Le grandi opere in Sicilia: il Ponte sullo Stretto
Il Tribunale amministrativo regionale di Catania ha rinviato alla valutazione della Corte costituzionale alcuni aspetti della "Legge Obiettivo", dopo i ricorsi di 103 abitanti di Messina contrari alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Il Tar non ha emesso sospensive.
L'Alta Corte è stata chiamata a esprimersi sulla partecipazione degli Enti locali, e in particolare dei Comuni, nelle scelte per la realizzazioni delle grandi opere. Ruolo che adesso è assegnato alle Regioni. Il Tar di Catania ha invece respinto la richiesta di sospendere l'iter per la realizzazione dell'infrastruttura riservandosi di trattare l'argomento alla prossima udienza camerale, che si terrà dopo la decisione della Corte Costituzionale.
Il Tribunale amministrativo regionale ha anche trasmesso al Consiglio di Stato di Roma la richiesta presentata dai legali della Società Ponte sullo Stretto di competenza territoriale che, secondo gli avvocati, sarebbe radicata nella Capitale, e quindi gli atti sarebbero di competenza del Tar del Lazio.
Il Wwf e Verdi valutano come "Un atto di coraggio" la decisione del Tar di Catania. "Adesso - sostiene l'associazione di ambientalisti - l'Alta Corte dovrà decidere come risolvere il conflitto fra lo Stato ed Enti locali contenuto nelle norme dirigistiche per opere strategiche volute dal Ministro Lunardi. Si riapre così il dibattito intorno alle opere pubbliche ed in particolare su come gli interessi dello Stato si debbano necessariamente conciliare con un meccanismo di partecipazione dei cittadini e degli enti territorialmente competenti".
Secondo il segretario aggiunto del Wwf, Gaetano Benedetto, "è impensabile credere che, con l'attuale impostazione costituzionale, le pesanti trasformazioni territoriali, dovute alla realizzazione delle infrastrutture, e i conseguenti cambi di destinazione d'uso delle aree a queste limitrofe, possano avvenire senza il pieno coinvolgimento degli enti e delle comunità locali". "Il problema - aggiunge Benedetto - è che le procedure straordinarie previste dalla Legge Obiettivo si applicano per oltre 250 infrastrutture strategiche, ed è solo di un primo elenco, previste su tutto il territorio nazionale, diventando così di fatto una regola generalizzata per tutte le grandi opere». Il Wwf auspica che «la Corte Costituzionale, accogliendo le istanze dei cittadini di Messina, ribadisca i diritti irrinunciabili all'informazione e alla partecipazione".
"Un primo, grande, successo". Così il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, commenta la decisione del Tribunale amministrativo regionale di Catania. "Siamo molto soddisfatti - dice Pecoraro Scanio - è un primo riconoscimento del fatto che la legge Lunardi viene imposta dall'alto contro la volontà dei cittadini". "Altro che federalismo - prosegue il presidente dei Verdi - le grandi opere di Berlusconi sono solo un lasciapassare a grandi affari, inutili a migliorare la qualità della vita". "Speriamo che la decisione di oggi - conclude - sia un primo passo verso l'affermazione di criteri di legalità, democrazia e rispetto dell'ambiente nel rafforzamento delle Infrastrutture del nostro Paese".