L'anfiteatro romano di Catania, uno dei più grandi d'Italia dopo il Colosseo
Poteva ospitare fino a 15 mila persone
I lavori per portare alla luce questa meraviglia iniziarono, come al solito in Sicilia, molto tardi, solo nel 1904. Portarono alla luce le rovine del grandioso monumento romano, uno dei più grandi in Italia oggi totalmente sommerso dal nuovo tessuto urbano. Costruito con pietra lavica, marmo e mattoni venne arricchito da una serie di decorazioni e di stucchi che dovevano conferirgli un tocco d'eleganza. Dalla tecnica costruttiva, utilizzata soprattutto nel periodo compreso fra l'età di Adriano e quella degli Antonini, si ipotizza che fu edificato intorno al II secolo a. C. In seguito fu parzialmente coperto dalla lava del 251 d. C., durante una delle eruzione dell'Etna. Conobbe il suo massimo splendore solo in epoca romana. Successivamente infatti, subì lo scempio di parte delle sue strutture che sarebbero state realizzate con i blocchi dell'anfiteatro. Nell'XI secolo infatti, fu utilizzato da Ruggero il Normanno come cava di pietra per la costruzione della cattedrale della città in Via Vittorio Emanuele.
La cavea (zona destinata agli spettatori) è sorretta da due ordini di arcate più un attico. Della struttura, che aveva 14 gradini, rimane una porzione del settore settentrionale dove è visibile anche parte del podio probabilmente in marmo. I pilastri sono divisi da un corridoio circolare ed hanno le pareti costituite da pezzi irregolari di calcare e di roccia lavica. Il perimetro esterno è costituito da grossi pilastri che sono stati costruiti separatamente dagli archi che vi poggiano sopra e sembrano formare l'ossatura di una gabbia. E' possibile osservare qualcosa di simile solo nel Colosseo di Roma. Oggi purtroppo del monumento resta solo l'arena e l'ordine inferiore degli archi. Comunque, all'interno furono trovati dei blocchi di pietra di Siracusa che formavano una fondazione
preesistente al corridoio che vi stava sopra. Osservando l'anfiteatro dall'alto si possono notare il corridoio che separava l'anfiteatro dalla collina retrostante, una parte delle arcate esterne, alcuni grandi archi e volte con funzione di sostegni delle gradinate e dei corridoi interni.
[Foto di Alberto86 da www.flickr.com]