L'anno scolastico 2005/06 per gli studenti siciliani sarà incentrato tutto sulla legalità
''Progetto Livatino-Grassi contro il racket e l'usura''
Dibattiti, convegni, proiezioni di film, testimonianze di chi ha lottato contro la mafia e l'usura e un concorso regionale a cui tutte le scuole siciliane potranno partecipare realizzando lavori che verranno inseriti nel sito www.progettolegalita.it.
Questi i principali punti del ''Progetto Livatino-Grassi contro il racket e l'usura'' previsto dal protocollo d'intesa firmato questa settimana dall'assessore regionale ai Beni Culturali e Pubblica istruzione, Alessandro Pagano, dal direttore dell'ufficio scolastico della Regione siciliana, Guido Di Stefano, dal presidente della fondazione ''Progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e delle altre vittime della mafia'', Massimo Russo e dall'Anm, associazione nazionale magistrati.
Gli alunni di tutte le scuole siciliane, di ogni livello e grado, compresi gli istituti carcerari, incontreranno e si confronteranno con magistrati, giudici e parenti di chi ha lottato contro l'usura e il racket, vedranno filmati e ''impareranno a conoscere - dice Patrizia Monterosso, direttore generale del dipartimento regionale della Pubblica istruzione - non più i facili idoli della televisione ma persone che semplicemente facendo il proprio dovere si sono distinti nella società''.
Gli studenti alla fine dell'anno scolastico compileranno delle schede in cui descriveranno cosa intendono per racket e usura, cosa fare per combatterle, le emozioni provate e gli insegnamenti ricevuti.
I lavori saranno inseriti nel sito internet www.progettolegalita.it e saranno poi pubblicati in un libro che verrà distribuito nelle scuole. ''Sono convinta dell'utilità di queste iniziative - ha detto la vedova di Libero Grassi, Pina, presente alla conferenza stampa - perché finalmente non ci si ferma alle parole ma si 'sposano' i fatti portando magistrati e testimonianze concrete fuori dal palazzo di giustizia, nelle aule di scuola''.
Tra gli strumenti di studio dei ragazzi ci sarà anche il libro realizzato l'anno scorso da altri studenti siciliani ''La memoria ritrovata. Storie delle vittime della mafia raccontate dalle scuole''.
''E' un progetto di fondamentale importanza - ha affermato l'assessore Pagano - e lo dimostra la collaborazione anche dell'associazione nazionale magistrati, delle associazioni di categoria di imprenditori, commercianti ed esercenti siciliani, antiracket e antiusura, delle forze dell'ordine e dell'associazione italiana genitori. Per tutti è chiara, infatti, l'urgenza di intervenire culturalmente educando i ragazzi fin da piccoli a saper ragionare e scegliere''.
''Questo progetto dedicato alla memoria del giudice Rosario Livatino e dell'imprenditore Libero Grassi - ha detto Massimo Russo - nasce dalla volontà di contrastare il crescente livello di apatia politica e civile e la mancanza di fiducia nelle istituzioni. L'Anm del distretto di Palermo ha iniziato in questo percorso educativo nel 2002 con il 'Progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino' finalizzato a diffondere la cultura della legalità; nel febbraio 2003 con l'ufficio scolastico regionale l'associazione ha siglato un primo protocollo d'intesa e nel febbraio di quest'anno ha costituito la fondazione 'Progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia' come logica prosecuzione del percorso educativo in cui crediamo fortemente''.
Tra i progetti dell'assessorato regionale alla Pubblica istruzione anche l'ideazione di uno slogan ''Progetto è legalità'' e di un logo che verrà presentato all'inizio dell'anno scolastico prossimo.
Fonte: La Sicilia