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L'antica arte della Falconeria condannata dall'Enpa

E' scontro a Catania tra l'amministrazione comunale e l'associazione animalista

05 novembre 2013

È guerra aperta tra l'Enpa di Catania e l'amministrazione comunale etnea per le esibizioni di falconeria del Castello Ursino. L'associazione catanese attraverso una lettera indirizzata al prefetto e all'amministrazione comunale ha condannato la rappresentazione in costume che riprende i tratti storici dell'epoca medievale, che si è svolta tra giullari e costumi d'epoca in piazza Federico di Svevia. Un'iniziativa che ha, tra l'altro, visto la presenza di rapaci che secondo l'associazione animalista sarebbero stati maltrattati.

"In epoca antica chi addestrava meglio il proprio falco otteneva gli onori del miglior cacciatore e Federico, non evitava mai di praticare quest'attività da lui tanto amata - specifica l'Enpa, attraverso le parole del responsabile del Nucleo Provinciale Guardie Zoofile Cataldo Paradiso e il vice presidente Stefania Raineri - Di contro a questa avvilente pseudo arte, vi sono rapaci di varie specie, tutte rigorosamente protette, costrette ancora oggi ad esibirsi, ignare dei motivi, tra la folla caotica, luci folgoranti e i rumori assordanti".
L'Enpa, quindi, parla di maltrattamenti subiti da parte degli animali nel caos della manifestazione, specificando che l'amministrazione catanese, nonostante le segnalazioni ricevute nel corso della serata, ha continuare ad avallare "l'utilizzo medievale" degli animali. "Creature che la natura ha affidato al cielo dove tutto è pace e silenzio - aggiungono - Dove i rumori angosciosi prodotti dall'uomo arrivano ovattati. Una quiete dove loro trovano il vero essere, tradita come sempre dalla mano dell'uomo. Avvilente pensare che tutto questo possa essere stato voluto dal Comune di Catania e messo in atto dall'Assessorato alla cultura".

L'antica "arte" della falconeria, eletta dall’Unesco Patrimonio immateriale dell'umanità, finisce dunque sotto accusa per presunti maltrattamenti nei confronti degli animali, ma puntuale arriva la replica dell'assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa, Orazio Licandro, che rispondendo alle critiche dell'associazioni animaliste contro le "esibizioni" di rapaci nel corso della rievocazione federiciana ha dichiarato: "la falconeria è un'arte antica, la cui tradizione, riconosciuta in tutto il mondo, si coltiva e si conserva da oltre mille anni e nel corso della serata non vi è stata alcuna esibizione né è stata violata alcuna norma". "Pur rispettando le opinioni di tutti, dunque - ha aggiunto Licandro - non ci ritroviamo nelle accuse mosseci perché siamo assolutamente decisi a vigilare e a intervenire con la massima fermezza su ogni forma di maltrattamento nei confronti degli animali. Visto il tipo di serata, peraltro, tra illuminazione naturale e madrigali, ci ha meravigliato che si sia parlato di luci folgoranti e musiche assordanti che avrebbero cagionato sofferenza agli animali. Poiché, però, abbiamo condiviso e condividiamo lo spirito che anima chi protegge i diritti degli animali, compresi coloro i quali hanno protestato, restiamo a disposizione per fornire qualunque chiarimento nello spirito di massima trasparenza che contraddistingue l'Amministrazione". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

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05 novembre 2013
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