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L'Antimafia Europea

L'Europa unita contra le mafie: il Parlamento europeo istuisce la Commissione parlamentare antimafia d'Europa

19 marzo 2012

Una commissione parlamentare speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro è stata istituita nei giorni scorsi dal Parlamento europeo. Avrà un anno per investigare l'infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia legale, nella pubblica amministrazione e nella finanza, e per individuare misure per combatterla.

Appropriazione indebita di fondi pubblici, infiltrazione nel settore pubblico e contaminazione dell'economia legale e del sistema finanziario: queste le principali minacce delle organizzazioni criminali che colpiscono l'UE.
Prima della scadenza del suo mandato, la commissione speciale dovrà valutare l'estensione dell'impatto della criminalità organizzata sull'economia e sulla società dell'UE, nonché proporre le misure adeguate che consentano all'Unione di prevenire e contrastare tali minacce a livello internazionale, europeo e nazionale.
La commissione, con un mandato annuale rinnovabile per un altro anno, avrà il potere di fare visite in loco e organizzare audizioni con istituzioni europee e nazionali provenienti da tutto il mondo. I deputati potranno invitare i rappresentanti delle imprese e della società civile e le organizzazioni delle vittime, nonché funzionari, compresi giudici, coinvolti nella lotta quotidiana contro la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro.
Il Parlamento voterà la composizione della commissione speciale nel corso della sessione plenaria di Bruxelles del 28-29 marzo prossimi. La commissione inizierà i propri lavori entro fine aprile.

"L'istituzione della commissione antimafia del Parlamento europeo rappresenta un vero punto di svolta nella storia delle politiche dell'Unione europea. Finalmente dall'Europa arriva un messaggio inequivocabile alle organizzazioni criminali e alle mafie: le istituzioni non hanno intenzione di indietreggiare davanti al crimine organizzato", ha commentato l'europarlamentare dell'Idv Sonia Alfano, relatrice del Parlamento europeo per la lotta contro la criminalità organizzata.

"La Commissione contro le mafie in Europa è finalmente una realtà", ha dichiarato con soddisfazione Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito democratico dopo che a stragrande maggiornaza, il Parlamento ha approvato a Strasburgo la decisione sulla costituzione, la composizione numerica della commissione speciale sulla criminalita organizzata. Nel suo intervento in aula, l'onorevole Crocetta ha ringraziato tutto il Parlamento per la decisione storica che ha assunto facendo notare che, quando, per primo il 15 luglio del 2009 scrisse all'appena eletto Presidente Buzek, che era necessario che il Parlamento indagasse sul fenomeno delle mafie in Europa, ricevette la critica di molti colleghi del nord Europa, che consideravano la mafia un affare italiano. "Sta cambiando l'idea della mafia in Europa - conclude Crocetta - e ció è dovuto al grande lavoro che abbiamo sviluppato in questi anni di impegno senza sosta". [Informazioni tratte da Aise, www.rosariocrocetta.com]

Commissione europea contro mafia e corruzione, il parlamento approva il progetto
di Alessio Pisanò (Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2012)

La mafia si combatte anche in Europa. Il Parlamento europeo ha approvato l'istituzione di una commissione parlamentare speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. La commissione partirà con un anno di mandato (rinnovabile) per investigare l'infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia legale, nella pubblica amministrazione e nella finanza di tutta Europa. Alla sua guida, molto probabilmente, l'italiana Sonia Alfano, eurodeputata IdV e figlia di Beppe Alfano, giornalista ucciso dalla mafia l'8 gennaio del 1993 per le sue inchieste scomode.

"Analizzare e valutare l'entità della criminalità organizzata, della corruzione e del riciclaggio di denaro e il loro impatto sull'Unione e sui suoi Stati membri, nonché proporre misure adeguate che consentano all'Unione di prevenire e contrastare tali minacce, a livello internazionale, europeo e nazionale". Questo si legge nel testo approvato dall'Europarlamento. E poi ancora "analizzare e valutare l'attuale stato di attuazione della legislazione dell'Unione in materia di criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro, nonché le relative politiche". Infine "esaminare e controllare l'attuazione del ruolo e delle attività delle agenzie dell'Unione nel settore degli affari interni (quali Europol, Cosi ed Eurojust) che si occupano di questioni inerenti alla criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro, e le relative politiche di sicurezza".
Insomma un compito tutt'altro che facile, visto che secondo una relazione congiunta di Eurojust, Europol e Frontex del 2010, per le associazioni mafiose si possono prudenzialmente stimare entrate intorno ad almeno 135 miliardi di euro. Ecco allora che la super commissione potrà stabilire contatti diretti, effettuare visite e organizzare audizioni con le istituzioni dell'Unione europea, le istituzioni internazionali, europee e nazionali, i parlamenti nazionali e i governi degli Stati membri e dei Paesi terzi. Inoltre potrà ascoltare rappresentanti della comunità scientifica, del mondo delle imprese e della società civile, come pure con gli operatori di base, le organizzazioni delle vittime, i soggetti impegnati quotidianamente nella lotta contro la criminalità, la corruzione e il riciclaggio.

"La mafia non è un problema solo italiano ma completamente europeo", spiega Sonia Alfano, con ogni probabilità la prossima presidente della commissione in quanto relatrice unica della risoluzione sulla criminalità organizzata nell'Unione europea approvata lo scorso 25 ottobre 2011 sempre dal Parlamento europeo. "Elaboreremo un piano che contrasti la criminalità organizzata in tutta Europa partendo proprio dagli articoli 41 bis e 416 bis" (articoli del codice penale italiano sull'associazione mafiosa e carcere duro, ndr). "Quello che è sicuro è che daremo un approccio europeo alla nostra attività", conclude Alfano, "non saremo un doppione della commissione anti mafia italiana, e questo perché il problema è europeo e come tale va affrontato". "Per quel che mi riguarda, la Commissione Parlamentare Europea Antimafia è un sogno che si realizza. Un sogno che fino a un anno fa, quando l'ho proposto nel primo progetto di risoluzione, sembrava destinato a rimanere tale ma che, grazie ad un lavoro di pressione condotto da me e da altri deputati, ha permesso una maturazione di tale idea da parte di tutti i gruppi politici".

Proprio in questa super commissione si potrebbe vedere l'embrione di quella "procura europea" prevista dal trattato di Lisbona del 2009 e che, in teoria, dovrebbe costituire l'evoluzione di Eurojust. Il Consiglio europeo del dicembre 2008 prevedeva questa possibilità proprio in coerenza con il "programma di Stoccolma", una strategia che stabilisce una nuova agenda per l'Ue in materia di giustizia, libertà e sicurezza per il periodo 2010-2014.
Come al solito le buone intenzioni ci sono, adesso bisogna venire ai fatti. E questi potrebbero concretizzarsi nella sessione plenaria del Parlamento europeo del 28-29 marzo, quando verranno scelti i 48 membri della commissione e il suo presidente. Entro fine aprile si inizia a lavorare.

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19 marzo 2012
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