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L'appello della LAV: ''Fermiamo il Palio di Acate, per sempre''

13 maggio 2008

Palio di Acate (RG): LAV e altre 41 associazioni chiedono di fermare per sempre la corsa perché a rischio di maltrattamenti e illegalità

"Fermiamo il Palio di Acate, per sempre": questo l'appello che la LAV e altre 41 associazioni del volontariato, della cultura, del sociale e dell'ambientalismo, rivolgono al Prefetto e al Vescovo di Ragusa, chiedendo di fermare la corsa di cavalli in programma dal 14 al 18 maggio, a causa del rischio di maltrattamenti e di illegalità. L'appello è stato inoltrato anche al Ministro dell'Interno, alle Forze dell'Ordine e alla Direzione investigativa Antimafia.
La morte di numerosi cavalli nei pochi palii siciliani ancora autorizzati negli ultimi anni, e le continue operazioni delle forze di Polizia - soprattutto nella Sicilia orientale - che hanno smascherato lo scandalo delle corse clandestine di cavalli e il ricorso al doping, alimentano il timore che anche per il prossimo Palio di Acate possano ripetersi gravi illegalità a danno degli animali.

L'appello è stato sottoscritto da 42 organizzazioni: Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV, LAV Ragusa, Lega Nazionale Difesa del Cane Vittoria, OIPA Ragusa, VivaGaia, Kalura, Case Caro Carrubo, Il Ramarro, Legambiente Circolo Il Carrubo di Ragusa, Legambiente della Valle dell'Ippari, C.O.P.E, ArciGay Comitato Provinciale, Coop Quetzal, Le Ali di Hermes,As.Tr. Um, L'Occhio Aperto, Spazio Temporale, Lapis Gruppo di Lavoro di Ragusa, Goccia dopo Goccia, Compagnia Teatrale G.o.D.o.T, Movimento Difesa del Cittadino, Assoc. Progetto Missione Madagascar, UNIPOL sede di Catania, Una Nuova Prospettiva, Un'Altra Storia di Ragusa, Associazione Centro di Rebirthing, Tellurica, Unione degli Studenti, Nusquama di Chiaramonte Gulfi, Verde Vigna, ArciVivo di Comiso, F.U.C.I, Cineclub Fitzcarraldo, Enarmonia, L.I.D.A Onlus, Macedonia ElfoCai, Il Bottegotto Solidale, Associazione per i Diritti Umani, Emergency di Vittoria, Arci Circolo xxv aprile, Pax Christi, LAICA, Santa Lucia group's.

Le corse e le gare ippiche su percorsi urbani spesso si traducono in mattanze per i cavalli costretti a correre su inadatte strade asfaltate, come nel caso del Palio di Acate; la Regione Siciliana, peraltro, non ha recepito il D.P.C.M. del 28.02.2003 sul benessere animale (che impone la sabbiatura del percorso di gara), per cui non vi sarebbero le basi giuridiche e tecniche per consentire palii e altre manifestazioni in circuiti urbani, comunque suscettibili di ricadere nel divieto di gare e manifestazioni che comportino maltrattamento di animali ex L. 189/2004.
Storicamente, inoltre, le organizzazioni criminali dedite alle scommesse clandestine hanno sviluppato in queste manifestazioni una sicura attività lucrativa, consolidata dal controllo del territorio venuto meno alla legalità. In particolare, le corse dei cavalli organizzate in occasione delle feste religiose vedrebbero la partecipazione costante di elementi malavitosi direttamente coinvolti nell'organizzazione di corse clandestine che si svolgono in circuiti impropri.
Negli ultimi anni si è registrato con favore l'opportuno bando, coraggiosamente disposto dai Prefetti di Agrigento, Palermo, Caltanissetta e Trapani, con cui si è di fatto vietata qualsiasi corsa ippica sui propri territori di competenza.
Anche i Ministeri della Salute e dell'Interno hanno avuto modo di intervenire ufficialmente su tale materia; in particolare, il Ministero dell'Interno ha precisato che "nell'ambito di gare ippiche organizzate non si può escludere l'esistenza di un sottobosco di personaggi malavitosi coinvolti nella somministrazione di sostanze dopanti ai cavalli o nell'organizzazione di scommesse clandestine". Sempre secondo il Ministero dell'Interno le corse clandestine di cavalli sono da considerarsi fra "le attività criminali emergenti".

Proprio per i palii ("legali" e clandestini) della provincia di Ragusa è stata attestata la presenza di soggetti criminali di altre province (Caltanissetta, Catania, Siracusa); senza un immediato intervento di divieto del prossimo Palio di Acate, quindi, vi è il fondato rischio di attirare malavitosi e "bookmakers" che operano in tutta l'area orientale della Sicilia. Il fenomeno della presenza nel ragusano di interessi illeciti extraprovinciali è "storicamente" testimoniato da un primo blitz dei Carabinieri, nel 1993, che portò alla denuncia di 40 persone provenienti anche dalle province di Catania, Siracusa e Caltanissetta, durante una gara ad Acate. Nel 2003 a Ispica (RG) fu bloccata una corsa clandestina di cavalli: segnalati alla Procura di Modica decine di pregiudicati catanesi e siracusani; nel 2005 a Modica (RG) la Polizia bloccò un'altra gara organizzata da fantini e "cavaddari" delle province di Siracusa e Catania, alcuni dei quali noti pregiudicati "indagati in passato anche per reati particolarmente gravi". Ben più gravi ramificazioni criminali emersero nel dicembre 2006, quando i Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, diretti dal Tenente Colonnello Mauro Perdichizzi, riuscirono a fermare una gara clandestina di cavalli proprio in territorio di Acate. Nel corso dell'operazione furono bloccate ed identificate circa 60 persone: acatesi, vittoresi e della vicina provincia di Caltanissetta, che assistevano alle competizioni e furono sequestrate sostanze dopanti.

INFO
-
www.lav.it
-
www.lavsicilia.it
- Filmati su YouTube dei palii Iblei: [filmato 1] [filmato 2]

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13 maggio 2008
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