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L'arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina e il sindaco Umberto Scapagnini indagati per omicidio colposo

29 settembre 2006

L'arcivescovo metropolita di Catania, Salvatore Gristina, e il sindaco di Catania Umberto Scapagnini sono indagati per omicidio colposo nell'inchiesta sulla morte di Roberto Calì, il devoto di 22 anni travolto e ucciso dalla folla la mattina del 6 febbraio 2004 durante la festa di Sant'Agata, patrona di Catania (leggi).
E' stato il capo dei gip di Catania Sebastiano Cacciatore a ordinare alla procura della Repubblica etnea di iscrivere nel registro degli indagati monsignor Gristina e e il sindaco Scapagnini. La decisione è avvenuta ieri mattina nel corso dell'udienza camerale durante la quale il giudice delle indagini preliminari ha esaminato tra l'altro la posizione, in precedenza stralciata, di quattro persone. Sono il presidente del comitato per i festeggiamenti Luigi Maina, il funzionario di polizia Luigi Bellia, il direttore dell'autoparco comunale Carmelo Pricoco e il responsabile della falegnameria comunale, Giuseppe Galeano.

Mesi addietro il gip Cacciatore aveva chiesto al pubblico ministero il pm Antonino Fanara di sentire sia l'arcivescovo Gristina che il sindaco Scapagnini, oltre al Questore di allora Biagio Giliberti: colloqui che sono stati effettuati, ma che non hanno prodotto dati utili per il prosieguo dell'indagine. Per loro adesso arriva l'iscrizione nel registro degli indagati definita a garanzia dell'imputato.
Nell'ambito della stressa indagine in precedenza era stato disposto il giudizio per omicidio colposo del capo vara Alfio Rao proprio in relazione alla morte di Calì che il 6 febbraio del 2004 fu calpestato dai fedeli in corsa nella salita di via San Giuliano, durante la processione.
Secondo l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore della Repubblica Antonino Fanara, il capo della processione non avrebbe rispettato le condizioni di sicurezza prima di comandare l'avvio del fercolo, trainato con un cordone bianco da un migliaio di fedeli, durante la corsa sulla salita di via di Sangiuliano.

E in riferimento all'iscrizione nel registro degli indagati il sindaco di Catania ha dichiarato: ''Riteniamo assolutamente giusto, se la Magistratura ritiene di dovere sapere qualcosa in più dai vertici dell'amministrazione comunale e da quelli religiosi. essere a sua disposizione; soprattutto se ciò può contribuire ad evitare che in futuro la nostra grande Festa possa essere più sicura. Vorrei inoltre sottolineare che proprio questo potrà servire a definire, con l'aiuto alla giustizia, i ruoli che da tantissimi anni ha assunto il Comitato per le celebrazioni. Ringrazio, infine, il senatore Enzo Bianco per le sue espressioni di solidarietà che ne confermano la sensibilità nei confronti dei ruoli istituzionali''.

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29 settembre 2006
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