L'Argimusco, la Stonehenge siciliana punta all’Unesco
L'area "magico"-naturalistica siciliana potrebbe diventare Patrimonio dell'Umanità
Foto di Loredana Maggiore
L'Argimusco, la Stonehenge siciliana, potrebbe entrare a far parte dei siti considerati patrimonio dell'Umanità. Nei prossimi giorni sarà eseguito uno studio nell'area dove sono presenti imponenti rocce antropomorfe e geomorfe da parte di professionisti e ricercatori internazionali di varie discipline provenienti da 32 paesi diversi. Si tenterà di avvalorare tesi scientifiche di rilevante importanza sulle origini e l'evoluzione del luogo e questo servirà, tra l'altro, a promuovere la candidatura all'Unesco.
Foto di Loredana Maggiore
L'iniziativa di Icahm (Comitato scientifico internazionale per la gestione del patrimonio archeologico) e Icomos (Consulente professionale e scientifico della commissione Unesco) prevede la partecipazione di professionisti e ricercatori geologi, archeologi, ricercatori, esponenti di università ed enti di ricerca italiani e stranieri, rappresentanti di istituzioni e studiosi provenienti da ogni Continente.
Foto di Francesco Speciale
Durante l'avvenimento, che si svolgerà dal 24 al 28 ottobre al Castello medievale di Montalbano Elicona (Messina), si tratteranno temi distintivi che riguardano diversi approcci alla gestione del patrimonio: impegno comunitario, cambiamento climatico e rapido cambiamento del paesaggio, turismo del patrimonio, archeoastronomia, continuazione dell'iniziativa Africa - workshop, tecnologie non invasive.
- La Stonehenge siciliana (Guidasicilia)