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L'Ars dice no al MUOS!

Approvata all'unanimità la mozione per la revoca delle autorizzazioni per la realizzazione del sistema militare radar Usa

09 gennaio 2013

L'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato all'unanimità la mozione del Partito Democratico, primo firmatario Fabrizio Ferrandelli, segretario della commissione Territorio e ambiente, che impegna il governo regionale, l'assessorato al Territorio e l'assessorato alla Salute a revocare le autorizzazioni per la realizzazione del sistema militare radar "MUOS" nella base Usa di Niscemi (CL).

"Da tempo - ha detto Ferrandelli - ci impegniamo in questa battaglia per la difesa del nostro territorio e soprattutto della salute dei siciliani. I radar che la Marina militare statunitense intende installare produrrebbero onde elettromagnetiche ad altissima frequenza e di grande potenza che, secondo una ricerca del Politecnico di Torino, costituirebbero un rischio per la salute e per l’inquinamento elettromagnetico, ma anche un pericolo per l’aeroporto di Comiso a causa delle possibili interferenze con le apparecchiature di volo".
"Il voto all'Ars - ha aggiunto Ferrandelli - conferma la bontà della battaglia portata avanti dal PD, insieme con le rappresentanze dei cittadini e le organizzazioni e i comitati locali. È importante che anche gli altri partiti e gruppi parlamentari dell’Ars abbiano condiviso e sostenuto questa posizione in aula. Adesso - ha concluso - ci aspettiamo dal governo regionale il massimo impegno per rispettare l'indicazione del parlamento siciliano".

Il sistema di telecomunicazioni satellitare, che permette la comunicazione da ogni parte del globo fra tutti gli utenti militari degli Stati Uniti, aveva ricevuto il via libera dall'ex governo di Raffaele Lombardo che aveva firmato un accordo con l'allora ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel giugno del 2011.
In contrada Ulmo, a Niscemi, all'interno della riserva naturale orientata Sughereta, sono previste tre antenne radar con parabole da 18.4 metri di diametro, che, si legge nella mozione appena approvata, "emetteranno costantemente onde elettromagnetiche ad altissima frequenza (banda Ka) e di grande potenza che, secondo studi condotti da studiosi del Politecnico di Torino, costituirebbero un rischio per la salute e per l'inquinamento elettromagnetico del territorio ove cui esse sono ubicate".

Il Parlamento condivide così che "la pericolosità dell'installazione è dovuta all'estrema vicinanza alla popolazione residente, un comprensorio di oltre 300.000 abitanti: Gela, Vittoria, Caltagirone, Niscemi, Butera, Riesi, Mazzarino, Acate, Mazzarrone, Piazza Armerina, San Cono, Mirabella Imbaccari, Chiaramonte Gulfi, San Michele di Ganzaria e Vizzini, e che tale comprensorio è già stato definito area ad elevato rischio di crisi ambientale (Aerca) dallo Stato italiano".
Nella mozione si sottolinea inoltre che "il sistema Muos è ubicato in contrada Ulmo, all'interno della riserva naturale orientata Sughereta, definita sito Sic (sito di importanza comunitaria) dalla Comunità europea, e che "ciò cagiona grande nocumento all'ecosistema del territorio". Inoltre, "lo studio del Politecnico di Torino ha messo in luce evidenti problematiche legate alle interferenze create dal Muos alle comunicazioni radar dell'aeroporto di Comiso, con reali pericoli di malfunzionamento delle apparecchiature avioniche, soprattutto in fase di atterraggio e decollo dei velivoli".

"Il sistema Muos è un mostro, l'obiettivo di questo governo è di impedire qualsiasi caso di violenza al territorio. Abbiamo studiato le carte - ha sottolineato l'assessore regionale all'Ambiente, Mariella Lo Bello - manca il parere dell'Istituto superiore della sanità e vogliamo sapere dall'Enav se ci possono essere rischi di interferenza con l'aeroporto di Comiso. Il nostro interesse principale è la salute dei cittadini". Lo Bello ha letto in aula la nota ricevuta ieri dal ministro degli Interni Cancelleri secondo cui il sistema satellitare è di interesse nazionale.

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09 gennaio 2013
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