L'Ars discute il ddl sull'albergo diffuso, targato M5S, senza il governo
Il presidente dell'Ars Ardizzone: "Questo parlamento può e deve andare avanti nonostante la presenza o l'assenza del governo"
L'albergo diffuso è quasi legge. Il ddl del Movimento Cinque Stelle, prima firmataria Claudia La Rocca, ha avuto il via libera dalla quarta commissione dell'Ars (che ha la delega anche al Turismo) e si accinge a sbarcare in aula, dove approderà la settimana prossima [...]
Così il comunicato stampa del MoVimento 5 Stelle all’Ars datato 3 luglio 2013.
Questa mattina all'Ars è iniziato l'esame del disegno di legge targato M5S, ma alla discussione generale non era presente alcun rappresentante del governo!
"Questo parlamento - ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone - può e deve andare avanti nonostante la presenza o l'assenza del governo. La discussione di questo disegno di legge - ha aggiunto - dimostra che si possono fare ottime leggi anche senza risorse finanziarie: possiamo dare risposte rispetto alla necessità di migliorare la qualità del turismo e sul bisogno di lavoro dei nostri giovani".
Ardizzone ha fatto poi i complimenti alla commissione Territorio e Ambiente presieduta Gianpiero Trizzino (M5S), "per la qualità del lavoro svolto, e per la competenza degli interventi".
Il disegno di legge intende promuovere strumenti per "realizzare nuove strutture ricettive nei centri urbani attraverso il recupero, la valorizzazione e l'adeguamento di edifici già esistenti". "Albergo diffuso - si legge nella relazione - si fonda sulla creazione di strutture ricettive unitarie, le cui componenti sono dislocate in immobili diversi all'interno dello stesso nucleo urbano, per il potenziamento e la valorizzazione dei comuni con centri storici ad alto interesse storico, artistico ed architettonico".
Ci sarà tempo fino a martedì per la presentazione degli emendamenti.
Il progetto di legge, primo firmatario il deputato Claudia La Rocca, punta a dislocare gli alloggi per i turisti nelle abitazioni del centro storico, garantendo a pochi metri da essi la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti (ricevimento, sale comuni, bar, punto ristoro). I vantaggi principali dell’albergo diffuso sono il recupero del patrimonio edilizio dei centri storici per ricavarne degli alloggi per i turisti e l’argine allo spopolamento dei piccoli comuni, spesso lontani dai circuiti turistici tradizionali.
La nascita degli alberghi diffusi punta inoltre a creare nuove opportunità occupazionali.
"In un difficile momento storico come questo - spiega Claudia La Rocca - è necessario dare un segnale di novità, di idee che guardino sia allo sviluppo, sia alla sostenibilità. Inoltre il nostro territorio deve puntare sul turismo per la sua rinascita. Come Movimento promuoviamo l'ospitalità diffusa, espressione del concetto di turismo sostenibile".